Riccione aderisce a campagne di boicottaggio contro prodotti israeliani: “Ma con dei distinguo”

In merito all’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 15 settembre, in una nota l’Amministrazione comunale di Riccione ritiene necessario fornire un’ulteriore e definitiva precisazione per dissipare ogni possibile malinteso. “L’atto di adesione a campagne di boicottaggio si riferisce in via esclusiva a prodotti non essenziali realizzati da aziende israeliane o a capitale israeliano. Tale iniziativa ha l’obiettivo di ribadire il nostro appello per la pace e la reciproca sicurezza tra i popoli. Si precisa categoricamente che questa iniziativa non riguarda in alcun modo i farmaci, i prodotti sanitari o le aziende farmaceutiche. La salute dei cittadini, tutti, rimane per l’amministrazione una priorità assoluta e indiscutibile”.
“Inoltre - continua la nota del Comune - l’Amministrazione Comunale chiarisce che il provvedimento non coinvolge in alcun modo persone, professionisti o la loro partecipazione a eventi. Pertanto, i medici e tutti i professionisti, a prescindere dalla loro nazionalità o provenienza, che partecipano a congressi, convegni o altre iniziative a Riccione non sono in alcun modo oggetto di boicottaggio. L’Amministrazione ribadisce il proprio impegno per la tutela del benessere dei cittadini e per la promozione di scambi scientifici e professionali. Ogni azione politica è e sarà sempre condotta con la massima responsabilità e nel pieno rispetto delle esigenze della nostra comunità”.