Promhotels: "Ripensiamo l'estate, via i violenti da Riccione"

Riccione

«Ripensiamo l’estate per mandare via i giovani violenti». A proporlo, tracciando il bilancio della stagione «ormai conclusa» è il presidente di Promhotels, Cesare Ciavatta. Che dichiara: «La Riviera ha dimostrato di essere ancora una volta il traguardo ottimale per le famiglie, anche in senso lato». Ma, scendendo nei dettagli, se mettiamo sotto la lente il «mese di luglio e la prima quindicina di agosto, si nota che a prevalere è stata una partecipazione giovanile molto importante, molto rumorosa ed anche preoccupante per mille motivi». E Ciavatta fa un passo indietro: «La Romagna costituisce da sempre un forte richiamo per qualunque giovane, vuoi per i locali, vuoi per l’accessibilità economica o la facile raggiungibilità». E tra i tanti che arrivano ci sono «senz’altro ragazzi perbene, - tiene a precisare - ma purtroppo anche frange di tifosi da stadio che andrebbero controllati meglio o forse addirittura evitati». Tornando poi a fare il punto sulla stagione, il presidente parla di «numeri positivi anche se non paragonabili a quelli pre - Covid», sebbene si noti un «certo risveglio anche da parte degli stranieri, in particolare tedeschi, svizzeri, belgi e francesi, da potenziare ulteriormente». Comunque nel panorama generale, sostiene Ciavatta, Riccione è la città «che si è salvata meglio, con una crescita molto interessante delle presenze, che la dice lunga sul valore della Perla verde». Che resta «all’altezza della situazione nei vari segmenti turistici, dalle famiglie agli eventi, passando per il congressuale, dove, pandemia permettendo, è previsto un bel risveglio in autunno». Riguardo invece all’evento del MotoGp, in calendario a Misano tra il 22 ed il 24 ottobre, nota che il richiamo «non è più quello di una volta, a causa del virus e del distanziamento sociale, oltre che alla difficoltà di spostamenti dall’estero». Tanto più ora, che si chiude un’epoca d’oro, con «l’addio di Valentino Rossi». Impossibile registrare, dal punto di vista alberghiero, segnala, «gli stessi risultati di qualche tempo fa. Magari gli spettatori al Circuito ci sono stati, - conferma - ma si tratta di turisti “mordi e fuggi” che, una volta finita la gara, tornano a casa propria». Anche se l’evento «resta di grande rilevanza soprattutto nella Romagna dei motori, qualche anno fa qui davvero c’era il mondo,– conclude – con appassionati provenienti anche dalla lontana Australia».

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