Per la Riccione del futuro ecco un questionario

La riqualificazione di tutti gli assi commerciali di Riccione attraverso un piano generale di rilancio costruito con un rapporto diretto e partecipativo degli operatori economici. Questa mattina l’amministrazione comunale ha accolto nella Sala di rappresentanza del Municipio i rappresentanti delle categorie economiche e dei comitati cittadini per presentare un questionario che verrà somministrato a tutti gli operatori cittadini. “I risultati del questionario saranno utili a tracciare le linee guida del futuro del commercio riccionese, contribuendo a scriverne la cosiddetta visione”, ha spiegato la sindaca Daniela Angelini durante l’incontro.
L’amministrazione ha coinvolto nel progetto l’esperto di marketing aziendale Fabio De Ponti, che già in agosto aveva condotto un’indagine sull’offerta commerciale riccionese, rilevando criticità significative in particolare nella “coerenza” rispetto alla potenziale aspettativa dei frequentatori della città.
La città divisa in sette aree: la ricerca della vocazione
Riccione è stata idealmente divisa in sette aree commerciali distinte, per ognuna della quali andrà delineata una particolare vocazione: l’area pedonale centrale, Riccione Paese, l’area fronte mare nord Marano, l’area fronte mare nord Alba, l’area fronte mare sud Fontanelle, l’area fronte mare sud Abissinia e, infine, San Lorenzo. “Chiediamo il coinvolgimento di almeno un operatore per area - ha aggiunto la sindaca Angelini - una volta acquisiti i risultati del questionario potremo partire con la progettualità di un piano generale, andandolo a inserire anche nel Piano strategico del turismo, attualmente in fase di avvio”.L’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli ha precisato che “questi dati verranno impiegati anche per il Piano urbanistico generale, il Pug”. Serviranno per avviare anche progetti di rigenerazione urbana: “L’obiettivo è migliorare l’offerta”. Offerta che potrà migliorare attraverso una proficua integrazione tra pubblico e privato, definendo precise regole ad esempio per i dehor, l’uso dei materiali, le tipologie di strutture da impiegare in inverno o in estate.