Senza rintocchi da tre anni , a Riccione appello ai parrocchiani per restaurare campanile

Riccione

RICCIONE. Appello ai parrocchiani per restaurare il campanile a rischio crollo e così le campane ferme torneranno a scandire le giornate. Il progetto costa 80mila euro, il cantiere è in allestimento in questi giorni. «La chiesa di San Domenico (già di San Martino e chiesa vecchia del Paese) è un gioiellino, una ricchezza per la città», commenta don Antonio Moro. La costruzione della chiesa è iniziata dopo il 10 novembre 1787 (in seguito alla benedizione della prima pietra da parte del reverendo Luigi Bonadrata, abate di Scolca) ed è stata ultimata 2 anni dopo (1789) e circa 90 anni dopo è stata realizzata la sacrestia, e infine la cappella di San Giuseppe (al posto dell’originario vecchio cimitero).

«Nel 1785 un terremoto distrusse la chiesa che si trovava a Villa alta, venne ricostruita a valle, dove esisteva un piccolo borgo sulla via Flaminia». Il campanile si trova nell’angolo fra il presbiterio e l’altare principale. È alto circa 19 metri, realizzato in spesse murature che si assottigliano alla sommità e ospita tre campane. È stato costruito poco dopo la chiesa, come dimostrano i distacchi murari nella parte interna, ma ha un’identica tecnica di costruttiva. «Nel 1989, in occasione di lavori di manutenzione edile effettuati alla chiesa, nella cella campanaria hanno innalzato l’ancoraggio delle campane dall’originaria posizione negli archi, senza asportare i vecchi conci di ferro che si trovano nella muratura. Dal 1989 ad oggi i ferri lasciati si sono ossidati producendo vistose fessure nella muratura dei pilastri angolari». Le campane sono silenziose da oltre 3 anni. «Non le abbiamo fatte suonare per evitare pericoli, terminati i lavori torneranno in funzione per quel che è possibile».

I lavori prevedono che le tre campane vengano ancorate a una struttura in acciaio, e verrà ammodernata anche l’apparecchiatura del sistema elettronico di funzionamento. Verranno eliminati i conci di ferro arrugginiti, riparata e sigillata la muratura con malta strutturale, rinforzati i pilastri con il placcaggio con rete in fibra di vetro e betoncino. L’intervento si può sostenere con offerte e donazioni personali al parroco, o mediante bonifico bancario intestato alla parrocchia San Martino, Iban: IT 02 S 06230 24122 000056819375 mettendo come causale “consolidamento campanile”.

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