Riccione, caccia al quarto uomo: è l’accoltellatore. L’aggressione per uno sguardo nel locale
I soldi e i fendenti
Una piega inaspettata per una conversazione fino a quel momento civile. «Dammi il tuo cellulare e 50 euro per la bamba (cocaina ndr)». Pare che non fosse la prima volta: spesso qualcuno, per non discutere, tira fuori magari 20 o 30 euro e la chiude lì. Il giovane ha risposto di non avere soldi con sé, ma al momento di rientrare nel locale si è trovato la strada sbarrata ed è cominciato il doppio pestaggio, finito nel sangue. Che l’obiettivo fossero i soldi lo dimostra il fatto che, prima di scappare, gli hanno afferrato il portafogli e lo hanno svuotato dei 300 euro che c’erano dentro. L’uomo che ha sferrato i fendenti è stato visto allontanarsi a bordo di un’auto che non è stata più trovato: all’accampamento i carabinieri hanno trovato solo i complici. ieri è stato un susseguirsi di perquisizioni e controlli nelle aree sinti della provincia: il sospetto è però che il ricercato abbia già cambiato aria. Buone notizie arrivano invece dall’ospedale: le condizioni dei due feriti migliorano, non solo più in pericolo di vita. Hanno lasciato la Rianimazione e sono adesso ricoverati entrambi nel reparto di Chirurgia di Riccione. Comincia per loro un periodo di riabilitazione: avranno bisogno del supporto di familiari e amici per riprendersi dallo spavento. Entrambi sono già stati ascoltati dai carabinieri, ma non ha avuto il tempo per accorgersi di nulla: si sono ritrovati a terra sanguinanti. La violenza è stata ingiustificata e inattesa. Entrambi sono stati operati: uno al polmone, lesionato da un fendente, l’altro sottoposto a un’angioplastica per ricostruire la vena di un gluteo recisa. Sono salvi grazie alla fortuna e all’abilità dei medici: la banda dei giostrai, per l’accusa (pm Paolo Gengarelli) aveva messo in conto di uccidere.