Riccione, il Cocoricò salda la Tari e salva il Capodanno. Ma altri dieci locali rischiano

Riccione

RICCIONE. Il Cocoricò paga gli arretrati della tassa rifiuti (Tari): così il Capodanno si farà. Esulta la sindaca Renata Tosi: «Questo significa che il meccanismo messo a punto dall’amministrazione funziona, è come un miracolo, finora la discoteca non aveva mai pagato». Ma altri locali rischiano la chiusura.

Stop ad altre licenze

Oggi verranno rese note le altre attività non in regola con il versamento dei tributi a cui, in base al nuovo regolamento, verrà sospesa la licenza con la conseguenza che dovranno chiudere. «Sono una decina – anticipa Tosi –, si tratta da negozi a ristoranti, c’è anche un albergo».

Le nuove regole

La variante al regolamento comunale, per quanto riguarda la Tari, è stata approvata in consiglio comunale lo scorso settembre. Prevede fino a tre mesi di chiusura per le attività che non pagano la tassa rifiuti. Con i meccanismi della Tari il mancato pagamento di un solo cittadino determina automaticamente che il disavanzo generato venga suddiviso su tutti gli altri contribuenti che hanno assolto al pagamento, oltre a creare un grave ammanco per le casse comunali.

Le attività hanno prima ricevuto a settembre la lettera con le spiegazioni del nuovo procedimento, poi a ottobre un nuovo avviso che entro 30 giorni potevano ancora recuperare il pagamento delle rate scadute, e volendo decidere per un pagamento dilazionato degli importi dovuti.

Il Cocco fa pace

Pace “fiscale” fatta tra il Comune e il Cocoricò. Almeno per il momento. «La discoteca della collina – spiega la sindaca – deve 80mila euro per gli anni dal 2016 al 2018, ha pagato le prime due rate di quest’anno che ammontavano a 18mila euro. Manca la terza rata dell’importo di 12mila euro, per la quale è partita la diffida di pagamento entro 30 giorni. Scaduto il termine scatterà di nuovo la sospensione della licenza. Non perdiamo neanche un minuto».

Il Cocoricò non è l’unico locale raggiunto dal provvedimento di sospensione della licenza. Per i mancati pagamenti della Tari è scattata la chiusura anche per lo Yellow factor. Il locale nato sulle ceneri del night La Perla, sequestrato alla malavita organizzata e seguito dal curatore fallimentare, è stato affidato a un’associazione. Il Comune sta già lavorando con il curatore per valutare la risoluzione del contratto e l’avvio di un nuovo percorso.

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