Gli hacker si impossessano del profilo social del campione di nuoto di Riccione Simone Sabbioni

Riccione

RIMINI. La disavventura virtuale capitata al campione di nuoto Simone Sabbioni rimane pur sempre una seccatura reale. Ma il riccionese la prende con filosofia, trovando il lato positivo nel distacco forzato dai propri social network. Lo sportivo, infatti, da qualche giorno non riesce più ad accedere al proprio profilo Facebook e all’account su Instagram a causa di un’azione degli hacker.

Quando si è accorto del problema?

«Domenica mattina. Tutto è nato da una mail che sembrava fosse inviata da Instagram. Mi si chiedeva di verificare il mio account. L’ho fatto e in questo modo, non volendo, ho consentito agli hacker di associare una loro mail al mio account. Da lì sono poi riusciti a fare la stessa cosa sul mio profilo Facebook. In questo modo, naturalmente, non riesco più ad accedervi io. Tra l’altro avevano hackerato anche Twitter, ma poi quello sono riuscito a recuperarlo».

Ha denunciato l’episodio alle forze dell’ordine?

«Sì, mi sono mosso subito. Il giorno stesso ho fatto la denuncia dai Carabinieri, lunedì sono poi andato anche alla Polizia. L’ho fatto anche per essere tutelato in caso utilizzino in maniera scorretta i miei account».

Fino a questo momento gli hacker hanno postato qualcosa?

«All’inizio hanno pubblicato una bandiera turca e la maschera di “V per Vendetta” ma poi le hanno rimosse e al momento non hanno postato più niente anche se hanno fatto altre modifiche».

Pensa che riuscirai a tornare in possesso dei tuoi profili?

«Non lo so proprio. Per farlo dovrei poter accedere alla mail che hanno associato ai miei account. Ho contattato sia Facebook che Instagram e sto aspettando che si facciano vivi per capire come si può fare».

Che cosa consiglierebbe dopo questa esperienza?

«Sicuramente consiglierei di fare la doppia autenticazione che consentono i Social e poi di stare attenti a tutte le mail che arrivano perché la fregatura è davvero dietro l’angolo. Gli hacker si sanno mascherare bene e fanno tutto dall’estero, per cui è difficile rintracciarli. Nel mio caso, ad esempio, sappiamo solo che agiscono dalla Turchia».

Le sta creando dei problemi non poter usare i social network?

«In effetti in questi giorni è come se stessi vivendo senza social. Ho ancora Twitter, però non mi ha preso molto. Uso molto di più Instagram. Mi sono accorto che non si sta poi troppo male, si hanno più emozioni reali e si ha modo di pensare di più alla propria vita piuttosto che a quella degli altri. Naturalmente spero di poter recuperare i miei profili e non dover ricominciare da zero. Inoltre con i social ci si lavora anche, per cui non poterli utilizzare è comunque un problema. Però, effettivamente, non mi danno troppo dell’accaduto».

La trappola in cui è caduto Sabbioni è quella del phishing, molto usata dai cybercriminali. Si ricevono delle mail da mittenti che sembrano reali (Instagram, ad esempio, ma anche banche o società di servizi), che invitano gli utenti a fare qualche azione come la verifica dell’account o la modifica della password. Cliccando sul link nella mail si arriva però in una pagina finta ed inserendo lì i propri dati li si mette a disposizione degli hacker.

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