Massacrò di botte la commessa: in cella il rapinatore violento

Violenza gratuita
Un colpo che aveva lasciato esterrefatti i commercianti del salotto buono riccionese per l'inutile violenza sfogata dal bandito solitario sull'unica commessa presente. Il rapinatore era entrato in azione una mezzora prima della chiusura. Ben vestito, con modi educati, aveva chiesto alla dipendente di vedere vari oggetti. La donna aveva così iniziato a mostrare anelli, bracciali, brillanti, tutti pezzi a portata di mano. L'occasione per agire, il napoletano l'ha colta quando la giovane gli ha dato le spalle per prendere una collana: l'ha afferrata al collo, l'ha scaraventata a terra, ed ha iniziato a colpirla con calci e pugni. Poi ha preso tutti i preziosi che gli erano stati mostrati, per un valore stimato in oltre 77mila euro, e indisturbato, era sparito.
Caccia all’uomo
Era stata la stessa vittima, sotto choc, a lanciare l'allarme uscendo in viale Ceccarini in lacrime urlando a squarciagola. Fondamentali per le indagini i rilievi scientifici e le registrazioni video dentro la gioielleria e quelle che i carabinieri si sono fatti consegnate da tutti i commercianti del viale la cui visione, durata diversi giorni, ha permesso di stabilire quanto è durato il sopralluogo del bandito napoletano. L'aver agito a volto scoperto, ha fatto il resto. Come da prassi le immagini, infatti, sono state inserite nei canali Web delle forze dell'ordine e Iaccarino è stato riconosciuto anche dai carabinieri di Sulmona, città dove ora vive ed ha avuto qualche piccolo problema. La perquisizione della casa non ha portato al rinvenimento dei gioielli rapinati. I militari partiti da Riccione e che sono stati affiancati nell'arresto dai colleghi abruzzesi, hanno trovato invece 30 grammi di marijuana che al rapinatore sono valsi anche la denuncia per detenzione di droga a fine di spaccio.