Manda tutti “a quel paese”. Il figlio del Pm Bertuzzi espulso dal Collegio

Riccione

Flavio Bertuzzi espulso dal “Collegio 8”. Si è tolto la giacca da collegiale scaraventandola per terra e poi, mentre guadagnava le scale con passo furioso, ha gettato via anche la cravatta, mandando a “quel paese” il preside, dopoaver fatto lo stesso con un’insegnante.

Il peso della divisa

È uscito di scena così dopo l’espulsione, il 15enne riccionese Flavio Bertuzzi, figlio del pubblico ministero Luca e della segretaria comunale di Riccione, Giuseppina Massara. Le ultime parole all’indirizzo del preside e ha borbottate fra i denti: «Per quel che vale ‘sta giacca!». Nell’ufficio più temuto dagli studenti di qualunque epoca è finito dopo un “vaffa” ai danni della professoressa di matematica, Maria Rosa Pettolicchio ma pronunciato «a voce sussurrata e con un gesto», ha minimizzato il giovane per difendersi.

Botta e risposta

A dirla tutta, la bomba è stata innescata dall’intera classe che ha deciso di accogliere la docente con uno scherzo: tutti schierati contro il muro e decisi a darle le spalle. Pettolicchio ha cercato di riportare l’ordine con modi draconiani che non hanno trovato d’accordo Flavio. «Lei non sbatte il libro sul banco – esce dai gangheri il 15enne –: mi sto ricomponendo e se non ci vede si faccia la cataratta». Immediata la reazione della prof: «Lei si accomoda subito nell’ufficio del preside e lascia la lezione». A lui salta la mosca al naso e sbotta: «Ma sta scherzando? Come si permette? Cosa ho fatto? Mando lei dal preside, mi accompagni». La Pettolicchio spalanca gli occhi, stizzita: «Ancora continua?». Il braccio di ferro è concluso dal “vaffa” del ragazzo, indispettito, «a sentirsi dare del pagliaccio». Ma dal preside, che annunciandogli l’espulsione viene bersagliato dallo stesso improperio, i toni non si placano. «Ma io caccio lei! Vaffa! Lei è fuori», esclama il giovane quando il dirigente ribatte che la misura è colma e che manterrà le promesse, rispedendolo a casa.

Nervi scoperti

Puntata movimentata, per usare un eufemismo, quella andata in onda domenica sera su Rai2, a due settimane dall’inizio della serie e inasprita dal taglio di capelli imposto ai collegiali. Un momento che ha fatto infuriare anche Flavio, uscitosene con un «Ma quanto li pagano questi buffoni?» rivolto ai parrucchieri. Non è andata meglio in biblioteca dove spronati dall’insegnante a sentire il profumo della cultura, l’ha liquidata come fosse una puzza. Il sospetto che abbia mostrato solo il lato peggiore è forte in molti telespettatori, considerando la tristezza che l’ha colto al momento di fare i bagagli quando, tirando le somme, ha detto di aver imparato «molte cose positive» dall’esperienza. «Sono entrato con le migliori intenzioni – ha chiarito – ma so che non riesco ancora a trattenere la rabbia».

Ultimo sgarro alle regole? La toccata e fuga, svincolandosi mentre veniva condotto alla porta, per salutare i compagni: sorriso largo e occhiali da sole sui capelli.

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