Lavoro nero: tre attività chiuse in provincia di Rimini e multe per oltre 90mila euro

Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Rimini in la collaborazione delle Compagnie Carabinieri di Rimini e Riccione unitamente a personale dei carabinieri Forestali ha intensificato i controlli nei settori dell’edilizia.
L’esito dei controlli svolti ha consentito di individuare lavoratori in nero pagamenti in contanti ai lavoratori dipendenti ai fini della non tracciabilità delle retribuzioni, mancato versamento contributivo, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tali situazioni hanno comportato le sospensioni di attività imprenditoriali delle ditte esanzioni per oltre 90.0000 euro.
I provvedimenti
Chiusa una ditta della Valconca, gestita da imprenditore italiano, che all’atto dell’accesso ispettivo impiegava 7 lavoratori in nero. L’impiego dei lavoratori è avvenuto in assenza del rispetto delle norme di sicurezza quali protezioni anti-caduta nel vuoto, mancanza di ponteggi, scalinate libere senza fermi, mancanza di dispositivi di individuali di sicurezza, oltre all’assenza di documentazione relativa ai rischi sui luoghi di lavoro, in assenza di adeguata formazione e sorveglianza sanitaria. Elevate sanzioni amministrative per 60.000 euro.Chiusa una ditta di Riccione, gestita da personale straniero, per l’impiego di un lavoratore in nero e mancanza di visite mediche per l’idoneità all’impiego nel lavoro edile. Venivano elevate sanzioni amministrative per un totale di 7.500 euro.
Chiuso un cantiere edile dove operava una ditta gestita da personale straniero che ha irregolarmente occupato un lavoratore senza aver effettuato la preventiva visita medica per l’idoneità all’impiego, peraltro in assenza di adeguata formazione per le prescrizioni di sicurezza.
In loco operava un’altra ditta gestita da personale straniero per la quale sono state riscontrate violazioni inerenti alla non conforme gestione delle prescrizioni di sicurezza quali scale, montanti e ponteggi fissati in modo anomalo e non conforme agli standard richiesti. Venivano elevate sanzioni amministrative per un totale di 9.000 euro.
Chiusa una ditta di Rimini, gestita da personale straniero, per l’impiego di un lavoratore in nero e mancanza di visite mediche per l’idoneità all’impiego nel lavoro edile, oltre ad un’adeguata formazione per le prescrizioni di sicurezza, nonché l’assenza di documentazione per quanto concerne i rischi sui luoghi di lavoro. Venivano elevate sanzioni amministrative per un totale di 15.000 euro.
