L'ex assessore di Riccione: "Basta, fermiamo la Notte Rosa"
«Basta! Serve il coraggio di fermare la Notte rosa». La voce fuori dal coro si leva da Riccione. È quella dell’ex assessore al turismo Stefano Caldari, candidato sindaco del centrodestra e appena sconfitto alle recenti Amministrative da Daniele Angelini.
«L’unica novità di questa edizione – afferma Caldari – è stata vedere Riccione completamente vuota dal mattino del sabato. Scappati a gambe levate i nostri graditi villeggianti e barricati in casa i residenti, la città ha vissuto sospesa, tutta la giornata, il puntuale arrivo delle orde di avventori difficilmente identificabili come italiani». Caldari sottolinea che erano: «un numero impressionante a detta delle forze dell’ordine, soprattutto in centro, dal porto a viale Ceccarini, diventato palcoscenico di rapine, risse, scippi e atti vandalici per tutta la notte. Solo un dispositivo di sicurezza magistrale da parte del questore, ha evitato il peggio, ma non ha arginato fenomeni inaccettabili per una festa».
L’ex assessore riflette: «Che senso ha questa Notte Rosa? Una città in stato d’assedio, obbligata a difendersi, a chiudersi in casa, a mettere in campo elicotteri, pattuglie speciali, forze dell’ordine aggiuntive… Per cosa? Negozianti che preferiscono restare chiusi, terrorizzati all’idea di ritrovarsi in mezzo a situazioni spiacevoli e pericolose».
Caldari aggiunge: «Non è colpa del sindaco se la città si trova in condizioni di estremo pericolo e insicurezza, ma è colpa del sindaco continuare a insistere nel dichiarare che la Notte Rosa vada rilanciata, rimodulata, migliorata. Tutte queste pericolose affermazioni, fanno capire quanto un sistema politico, oggi compatto, non riesca ad accettare un’idea tanto semplice, quanto perentoria: la Notte Rosa va fermata definitivamente».
Ben diverse le sensazioni dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini: «È stato bello rivedere la Notte Rosa col suo “volto” normale e genuino - sottolinea – con l’entusiasmo e l’energia innanzitutto degli operatori romagnoli e poi la risposta calorosa della gente, tantissima, che ha affollato le piazze e i borghi della Riviera e della Romagna per assistere agli oltre 200 eventi in calendario. Il Capodanno dell’Estate italiana quest’anno ha risposto più del solito al bisogno di svago, leggerezza, divertimento sano di cui l’Italia aveva tanto bisogno. Un plauso particolare alle forze dell’ordine che hanno saputo garantire ordine e serenità con una presenza discreta, ma vigile e pronta».