La Fondazione Cetacea di Riccione salva la vita a 32 tartarughine

RICCIONE. Un evento eccezionale, 32 tartarughine nate la scorsa settimana sulla spiaggia di Pesaro dal nido di una Caretta Caretta. Così a nord, in Europa, e forse nel mondo, non era mai successo. Per più di due mesi oltre 200 volontari hanno vigilato sul nido delle tartarughe, alle pendici del Parco San Bartolo giorno e notte. A coordinarli, la Fondazione Cetacea di Riccione, con il suo presidente Sauro Pari, che ha salvato le 32 tartarughe dal violento maltempo della scorsa settimana. Sabato mattina, gli esemplari marini sono stati rilasciati in mare aperto. «Si possono fare tante cose con le tartarughe - racconta Pari -. Luciana (così è stata chiamata la tartaruga che ha nidificato in Baia Flaminia, nel Lido Pavarotti, ndr) ci è venuta a dire che dobbiamo cominciare da questa zona, dimostrando che l’alto Adriatico potrebbe essere adatto alla nidificazione della Caretta Caretta. Quando sono andato a scavare sotto la sabbia durante la bufera, ho visto un gran numero di tartarughe che si stavano muovendo. Il mio primo pensiero? Se non ci fosse stato questo uragano potevano morire perché tappate da questa sabbia molto compatta che al 50% è costituita da argilla. Il mio ringraziamento va a tutti, dalla Capitaneria, ai ristoratori, ai bagnini, alla Croce Rossa Italiana, ai 239 volontari».

Le piccole tartarughe, prima di essere rilasciate in mare, sono state ospitate da una clinica veterinaria di Giovanni Gaudenzi. «Nell’emergenza avevamo bisogno di questo punto base dove ricoverare le piccole tartarughe». «La selezione naturale è molto dura – ha concluso Giordano Nardini, veterinario della Fondazione Cetacea – questo è un momento zero con una storia che nasce. Ci sono ancora 9 uova monitorate, questo è un nido storico che abbiamo cercato di aiutare senza modificare troppo le loro Caratteristiche. Auguriamo alle piccole tartarughe uno splendido viaggio, speriamo di vederne una nidificare qui in futuro». L’arrivo della tartaruga Caretta Caretta è stato un evento storico dal punto di vista naturalistico, ma anche per le emozioni e il coinvolgimento che ha creato in tante persone. Impressionante, come questo evento ha coinvolto tutti. Dai bambini, che durante i primi giorni di scuola hanno raccontato la storia della Caretta Caretta nei loro compiti, agli adulti. E la storia di Luciana e delle sue tartarughine è finita anche sul National Geographic.

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