Ciclismo, "la morte di Pantani? Solo lui sa la verità". Il ricordo di Alessandro Petacchi

Riccione

L'ex pro Alessandro Petacchi sarà una delle stelle della Gran Fondo di Riccione del 26 marzo. L'appuntamento in terra di Romagna non può che rispolverare il ricordo del più grande scalatore di tutti i tempi e della sua tragica fine. Del Marco Pantani uomo, Petacchi si limita a osservare che “solo lui sa la verità. Solo lui può sapere com’è andata la sua storia, compresa quella della sua morte”. Nonostante le due inchieste condotte dalla procura della Repubblica di Rimini, che hanno portato a escludere che possa essere morto per opera di terzi, la famiglia Pantani non si rassegna. “Quasi non si hanno certezze a livello legale, figuriamoci se posso essere io a sapere la verità”, osserva Petacchi, che ha avuto un osservatorio indiretto ma privilegiato sulla vita del Pirata. “Sono stato tanti anni in camera con Marco Velo, che a sua volta aveva condiviso a lungo la stanza con Pantani”, e fu proprio Velo uno dei compagni che più lo aiutarono nelle prime fasi del recupero mostruoso di Oropa, oltre che in tantissime altre leggendarie imprese. 

“Il Pantani uomo l’ho conosciuto molto più dello sportivo proprio attraverso Velo. Lui lo ha potuto conoscere da un punto di vista molto diverso, entrando a contatto con la sua personalità e con il suo carattere. Me lo ha descritto come un uomo che viveva nel suo mondo, quasi sempre alla giornata. Un corridore di altri tempi, che si allenava senza tecnologia, senza computerini. Basava tutto sulle sue sensazioni: era il genio della bicicletta. Molto istintivo ma sostenuto da un talento gigantesco”. Al talk show della Gran Fondo Riccione, il 25 marzo, si parlerà anche del Pirata, insieme alla “Pantanina” Fabiana Luperini, oltre ad Alessandro Petacchi. Alle 8 del mattino del 26 marzo tutti in sella in viale Ceccarini per la partenza della Gran Fondo Riccione. 

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