Arcigay: il film Web Riccione della Rai è sessismo e omofobia

Riccione

RICCIONE. "Una visione imbarazzante quella dello spot di 40 minuti prodotto da RAI Pubblicità e patrocinato dal Comune di Riccione. Un concentrato di macchiette, luoghi comuni, stereotipi, sessismo, omofobia, machismo, body shaming, condito con una recitazione penosa e una comicità che al confronto Gerry Calà (quello di "libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi") pare Pirandello". Così il presidente di Arcigay Rimini Marco Tonti sul film Web che da giorni sta provocando polemiche contro Rai e Comune di Riccione.

"Un inno alla piattezza delle emozioni, allo stordirsi di alcol, al maschilismo predatorio (i protagonisti sono tutti maschi, le donne hanno solo la funzione di oggetto sessuale), il tutto infarcito da una violenza più o meno suggerita e allusioni sessuali da due soldi. Roba che sarebbe stata di bassa lega perfino negli anni '80. Il personaggio gay è rappresentato beceramente come il solito stereotipo-macchietta molesto che ci prova con tutti, lancia sguardi allupati ai protagonisti ed oggetto continuo di disprezzo e infamie ("Occhio malocchio prezzemolo e finocchio"). Un destino davvero misero per quella Riccione che era stata la capitale europea del turismo gay fin dagli inizi del 1900, lo stesso turismo gay che ha contribuito in modo determinante alla sua fama".

Critiche anche a Durex. "È sbalorditivo che un'azienda come la Durex abbia sponsorizzato un tale pezzo di cialtroneria omofobica e sessista (peraltro non viene nemmeno suggerito l'uso del profilattico nelle prime scene dove uno dei protagonisti, ubriaco, avvicina una sex worker; almeno quello di proteggersi durante il rapporto sarebbe stato un messaggio utile). Il product placement della Durex è invece attaccato allo specchietto retrovisore, cioè al caldo e sotto il sole diretto che è proprio il modo migliore per danneggiare i profilattici e renderli meno sicuri. Non consideriamo poi che la Durex ha spesso sponsorizzato i pride e combattuto omofobia e sessismo, e ritrovarsi in un video di questo tipo non le gioverà di certo e ci aspettiamo da parte di Durex (e degli altri sponsor e della RAI) una riparazione a questo brutto scivolone".

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