Arbitro di calcio di 16 anni minacciato di morte. La sindaca di Riccione: “Inaccettabile”

Ingiustificabile quanto avvenuto nel campionato Under 14 dove il Rivazzurra dopo la gara con il Riccione 1926 è stato multato con 800 euro per «avere tanto il tecnico, quanto i tesserati, quanto il pubblico presente all’incontro reiteratamente offeso il Direttore di gara con insulti, oscenità gravi ed irriferibili, lesivi non solo della dignità del Direttore di gara ma anche foriere di timore tale dall’aver indotto lo stesso a richiedere l’intervento dei Carabinieri; per avere, in particolare il pubblico presente, proferito all’indirizzo del Direttore di gara anche minacce di morte; detta condotta, riferita sia alle minacce di morte che alla giovane età del Direttore di gara, poco più che coetaneo degli atleti in campo (16 anni, ndr), appare ancora più ripugnante e degna di reprimenda perché proveniente dal pubblico presente che, giusta la categoria d’età, è giocoforza formato esclusivamente da familiari dei giovani calciatori».
Non solo, Raffaele Gennaro, allenatore del Rivazzurra è stato squalificato per dieci giornate perché «espulso - dopo essere già stato ammonito - perché al termine dell’incontro non solo si rifiutava di salutare rispondendo all’offerta della stretta di mano del giovanissimo Direttore di gara, ma proseguiva nelle vivaci ed eccessive proteste sull’operatore dello stesso Direttore; invitato da questi a cessare la condotta de qua, proseguiva viceversa nelle proteste e, alla notifica dell’espulsione, si avvicinava minacciosamente al volto del Direttore di gara proferendo in maniera veemente e minacciosa espressioni di particolare gravità quanto a sostanza e contenuto di ingiurie, minacce e riferimenti inaccettabili a familiari del Direttore (espressioni a carattere di particolare oscenità, peraltro a Direttore di minore età) ed a persone con disabilità; la condotta del tecnico originava un capannello di giovani calciatori che sostenevano il tecnico stesso, proferendo anch’essi minacce ed oscenità di vario tipo; condotta, quella sanzionata in capo al Gennaro Raffaele, che ha denotato una inaccettabile mancanza di autocontrollo e - per converso - la capacità di trascinare i suoi giovani atleti a supportare e corroborare attività di ingiurie e minacce, in palese dispregio dei principi di lealtà e correttezza che dovrebbero essere alla base delle responsabilità derivanti dall’essere educatore cui vengono affidati non solo giovanissimi atleti, ma soprattutto giovanissime menti in crescita ed evoluzioni di personalità». Anche due giocatori sono stati fermati per sei giornate totali.
La sindaca di Riccione: “Tutto questo è inaccettabile”