Riccione, svaligia il distributore del cognato: inchiodato dalle riprese video

RICCIONE. Ripulisce il distributore del cognato. Tradito dalla macchina usata per il colpo, intestata alla sorella della vittima, ovvero sua moglie. Denunciato dai carabinieri della stazione di Riccione, un uomo di 57 anni, nato in Svizzera ma da anni trapiantato in Romagna.

Il fatto

Era la mattina del 15 ottobre scorso quando il primo dipendente dell’area di servizio arrivato per aprire il distributore, aperto lo sportello del self service, trova la cassetta dove le banconote per fare rifornimento finiscono, senza una banconota all’interno, completamente ripulita. A terra recupera 115 euro, persi probabilmente dal ladro cui comunque il furto non è andato affatto male. Fatti i conti dal proprietario, si scoprirà che lo “sconosciuto”, in tasca se ne era messi oltre 7mila.

L’indagine

Accertato senza ombra di dubbio che la colonnina per il rifornimento self service non era stata forzata, i carabinieri hanno subito visionato le immagini registrate dalle telecamere del distributore dal momento della chiusura la sera precedente. L’orologio segnava le 3,30 quando entra in scena un uomo, dall’aspetto non più giovanile, che con una chiave speciale, apre il caveau, prende il denaro e se ne va a piedi. Un altro dettaglio colpisce i militari: la camminata molto particolare. La visione delle stesse immagini prima e dopo l’apparizione dell’attempato e misterioso personaggio, ha dato un altro importante appiglio investigativo. Ai carabinieri, infatti, non è sfuggita una Nissan Micra transitata davanti al distributore prima e dopo il colpo.

Colpo di scena

Il sospetto che ad aver messo in atto il colpo fosse qualcuno molto vicino al proprietario dell’area di servizio, ipotesi subito presa in considerazione vista la chiave usata per aprire la colonnina, ha trovato conferma piena quando è risultato che l’utilitaria era intestata alla sorella del benzinaio, signora sposata con un uomo, molto, anzi troppo somigliante al ladro. Sempre le immagini di una telecamera lo hanno definitivamente inchiodato alle sue responsabilità: quelle riprese vicino a un cassonetto di via Bruno Baroni a Rimini, dove poco dopo il colpo la macchina si è fermata e l’uomo è sceso per disfarsi vestiti indossati durante il furto. Prelevato e portato in caserma, il 57enne, fino a quel momento un emerito sconosciuto per la giustizia, non ha potuto far altro che confessare. Ha spiegato il suo gesto come atto finale di antiche ruggini con il cognato.

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