Riccione, "siamo i corrieri, dobbiamo ritirare gli abiti". Rubano vestiti per 33mila euro: due arresti

Riccione

Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione hanno colto sul fatto e tratto in arresto due finti fattorini in azione, entrambi pregiudicati originari della provincia di Napoli, rispettivamente classe ’90 e ’87. Una storia del tutto particolare su cui, con una indagine lampo, hanno fatto luce i carabinieri: tutto nasce dalla segnalazione pervenuta dalla responsabile di una stireria professionale con sede a Coriano, la quale ha denunciato di aver patito una truffa lo scorso 23 settembre, da parte di due soggetti presentatisi al ritiro merce, con le divise di una nota ditta di spedizioni nazionali e internazionali. Questi, spacciandosi per il corriere incaricato, hanno messo su un camion abiti per un valore di 33.000 euro per poi far perdere le proprie tracce, senza mai consegnare la spedizione al destinatario.

Così, l’imprenditrice, accertato che quanto spedito non era mai giunto a destinazione, ha allertato i carabinieri, segnalando loro di essere stata contattata nel pomeriggio di lunedì dai fattorini di un noto corriere, i quali preannunciavano un nuovo ritiro merci nella mattinata successiva. E così è stato: a bordo di un furgone bianco a noleggio, opportunamente camuffato con adesivi che potessero coprire le scritte del car rent, i due finti fattorini si sono presentati all’appuntamento con tanto di divise e bolla di trasporto. Una volta caricata la merce sul camion, però, i due non hanno fatto in tempo ad avviare il motore che hanno visto comparire davanti ai loro occhi i carabinieri. Così è scattata una perquisizione veicolare che ha consentito di recuperare nel retro del camion numerose divise dei più noti vettori e spedizionieri nazionali e internazionali.

I due truffatori sono stati quindi accompagnati in caserma e dichiarati in stato di arresto con l’accusa di tentata truffa e ricettazione. La loro posizione sarà valutata questa mattina dal Tribunale di Rimini dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della Compagnia.

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