Riccione, sgominata la banda delle collanine: tre arresti

Riccione

È di tre arrestati (un maggiorenne e due minori) un tunisino, un marocchino e un italiano, tutti residenti nella provincia di Milano, il bilancio di un servizio di contrasto alla commissione di furti e rapine attuato nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Riccione. In particolare, gli uomini della Sezione Operativa del N.O.R. e quelli della Stazione di Riccione, in risposta al dilagante fenomeno di furti con strappo e rapine di catenine d’oro in danno dei giovani turisti, hanno messo in atto un dispositivo di controllo e presidio di tutta la zona litoranea, con particolare riguardo a quella c.d. del “Marano”, disponendo sul territorio uomini in borghese e in uniforme. Intorno alle 4, i Carabinieri hanno assistito alla fuga di un gruppo di nordafricani provenienti dalla nuova passeggiata del Marano. Insospettiti dall’atteggiamento del gruppo, i militari si sono subito prodigati per cercare di fermare gli esagitati, riuscendo a bloccarne alcuni. Immediatamente dopo, gli uomini dell’Arma sono stati avvicinati da alcuni giovani turisti lombardi che hanno raccontato di essere stati poco prima rapinati delle loro collanine riconosciuti tra alcuni componenti del gruppo in fuga. Così è scattata sul posto una perquisizione personale che ha permesso di recuperare l’intero bottino: ben cinque collanine strappate o rapinate con violenza con le ormai consuete modalità del gruppo che aggredisce piccole comitive di giovani turisti.

I tre fermati sono poi stati condotti in caserma ed identificati compiutamente: due di loro, il marocchino ed un italiano di seconda generazione, entrambi diciassettenni, sono stati dichiarati in arresto ed accompagnati presso un centro di accoglienza di Bologna, così come concordato con l’A.G. per i minorenni di Bologna.

Il maggiorenne tunisino, invece, appena diciottenne ma con già una lunga serie di precedenti specifici alle spalle, è stato dichiarato in arresto e condotto in carcere in attesa della convalida del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria riminese.

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