Riccione, rubano orologio da 100mila euro, poi perdono i documenti: arrestati

Riccione

Alle prime luci dell’alba, a Napoli, i Carabinieri della sezione operativa di Riccione, hanno dato esecuzione a tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Tribunale di Rimini nei confronti di tre campani ritenuti, a vario titolo, responsabili della tentata rapina di un orologio Patek Philippe del valore di circa 100mila euro, perpetrata a Riccione lo scorso 25 aprile 2022. I provvedimenti restrittivi giungono a conclusione di una minuziosa attività investigativa condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, grazie alla quale sono stati individuati e identificati i presunti componenti del gruppo hanno tentato di rubare un orologio ad un turista toscano in vacanza nella Perla. In particolare, a seguito della visione dei filmati videoregistrati dalle telecamere, i militari sono riusciti a ripercorrere attimo dopo attimo tutte le fasi della tentata rapina, arrivando a individuare non solo i due autori materiali del colpo, ma anche un terzo indagato e altri due soggetti, quest’ultimi ritenuti verosimilmente coinvolti nei fatti e a oggi indagati a piede libero. Si trattò di un’azione rocambolesca messa in atto in pieno viale Ceccarini, quando i due indiziati a bordo di uno scooter scuro hanno avvicinato il turista mentre passeggiava in compagnia della moglie. Ecco quindi il tentativo di strappo del prezioso orologio e subito dopo una violenta colluttazione con la vittima, che ha costretto i due individui a risalire in fretta e furia sullo scooter per darsi alla fuga. Poi l’inaspettata reazione di alcuni passanti che, attirati dalla scena violenta, si sono lanciati a bloccare i due rapinatori fino a farli cadere dal motociclo. Vistisi alle strette, i due soggetti hanno abbandonato il mezzo e si sono dileguati a piedi riuscendo far perdere le loro tracce. I militari, infatti, appena giunti sul posto, hanno sequestrato il motorino, riuscendo anche a recuperare oggetti personali e i documenti dei due, rimasti sotto la sella. A nulla è valso, se non ad aggravarne la posizione, il tentativo dei due soggetti, qualche giorno dopo il fatto, di presentarsi dai carabinieri a Napoli, denunciando un’aggressione subita in viale Ceccarini da alcuni sconosciuti nonché il furto dei documenti. Tutte informazioni che, una volta acquisite, sono state incrociate con i filmati degli impianti di videosorveglianza, che hanno poi consentito di dare un volto ai presunti complici e di ricostruire nello specifico i ruoli da questi assunti nella dinamica, dall’individuazione della vittima al suo pedinamento.

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