«Questa sera andiamo a far festa al Cocco». È lo slogan canticchiato da un 22enne, di professione operatore ecologico a Gubbio, nel video di Tik Tok postato sabato sera prima di lasciare casa per raggiungere la Piramide. Messaggio lanciato stringendo in mano una bustina di plastica piena di equivoci dischetti bianchi. Per sua sfortuna quel gioioso messaggio non è stato visto e ascoltato solo da conoscenti o frequentatori del Cocoricò. Un alert è infatti squillato sullo smartphone di un addetto alla security del locale, che si è ben memorizzato il volto dell’autore.
Che non fosse la sera giusta per la trasferta in Riviera, il giovane ne ha avuta la certezza quando ha messo piede nella Piramide e, in mezzo a centinaia di ragazzi è stato riconosciuto – senza ombra di dubbio – dall’addetto alla sicurezza che lo ha fermato. Non potendolo perquisire, ha subito chiesto l’intervento dei carabinieri spiegando il perché della richiesta. Un equipaggio in borghese del Nucleo operativo della Compagnia di Riccione si è arrampicato fino al Cocoricò: ha preso in custodia il giovane e ha provveduto alla perquisizione personale e dell’auto. Facendo bingo.
In tasca e nell’abitacolo sono state trovate una cinquantina di pasticche di Mdma, eroina e metadone. Arrestato per detenzione di droga a fine di spaccio, dopo aver trascorso la domenica in cella, ieri mattina difeso dall’avvocato Marco Lunedei è comparso in Tribunale per l’udienza di convalida. Al Pm Paolo Gengarelli che gli ha chiesto dove si fosse procurato le pasticche ha risposto «sul dark web» e di averne acquistate 50 «non perché le volessi spacciare ma perché era il quantitativo minimo da comprare». La valuta usata? «I Bitcoin». Al termine dell’udienza il ragazzo è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma 5 giorni la settimana. Tornerà in aula per la conclusione del processo con rito abbreviato il prossimo 7 giugno.