Riccione, morto Germano Meletti, simbolo del calcio locale
Si è spento Germano Meletti, storico dirigente della società sportiva calcistica “Tre Villaggi” prima che diventasse “Fya”, e, dopo la vendita societaria, “United Riccione”. Grande uomo di sport, ha contribuito alla formazione di tanti giovani calciatori. Non mancava ad un allenamento dei nipoti, Giacomo che milita nell’attuale società calcistica, e Luca. Era malato da tempo, ma fino a quando ha potuto era presente sia per il calcio che per l’ attività di famiglia di autolavaggio in via Berlinguer, a poche centinaia di metri dall’uscita dell’autostrada. Avrebbe compiuto 80 anni in aprile. Era conosciutissimo in città e ben voluto da tutti.
La passione per il Milan
Il calcio Meletti ce lo aveva nel sangue, come la passione per il Milan: «Ci legava il calcio – racconta Giacomo, il nipote –. Sin da quando ero piccolo, fino a quando ci è riuscito fisicamente, era sempre lì, in tribuna, a guardarmi, a tifare per me e a strigliarmi se secondo lui non facevo una bella partita. C’è sempre stato e ci sarà sempre. Per lui la domenica prima c’era Giba, come mi chiamava, e poi tutto il resto». Ha la voce rotta Giacomo per l’affetto infinito che li legava: «Per me era come un padre: lui mi portava al campo e, finita la scuola, io andavo all’autolavaggio e rimanevo con lui, davo una mano, giocavo. Era speciale, riusciva a farsi voler bene da tutti, da che mi ricordi, non ha avuto mai uno screzio con nessuno».In tanti lo piangono, come Francesco Cesarini, che è stato coordinatore della Fya Riccione, che lo ricorda con parole commosse: «Generoso e sempre positivo nel suo modo di fare e di essere anche nella malattia. Mi ha visto crescere, gli ho voluto bene. Ciao Germano, nonno speciale. Alla Fya Riccione il nonno di tutti i piccoli calciatori per passione e attaccamento. Un abbraccio a tutta la tua bellissima famiglia allargata ed in particolare a Jack e alla tua speciale moglie. Mancherai».