Riccione. Le proposte da sindaco di Claudio Cecchetto: "Da Aquafan a Jovanotti, la sento casa mia"

Riccione

Destagionalizzare il turismo, puntare a una sinergia con l’entroterra, creare eventi e manifestazioni, non solo musicali ma anche culturali e sportive. Sono alcune delle proposte del candidato sindaco Claudio Cecchetto, dj, conduttore e produttore discografico e scopritore di talenti, che alla soglia dei 70 anni ha deciso di provare a diventare primo cittadino della Perla verde alla prossime elezioni amministrative.

L’amministrazione Tosi in cosa è stata brava e in cosa è mancata in questi anni?


«La movida spaccatutto dell’estate poteva esser prevista dallo staff della sindaca uscente, monitorando i social dove simili episodi vengono quasi annunciati. Tuttavia la prima cittadina Renata Tosi ha molti meriti: si è impegnata per far sì che la città continuasse a brillare come sempre e si è inventata un viale Ceccarini punto d’attrazione anche d’inverno».

Ha detto che la sua è una lista civica, né destra, né sinistra. È una strategia vincente? A Misano il mancato accordo con la Lega le è costato la vittoria.


«È la Lega che ha creato una lista civica sua, senza stringere l’accordo. In una città sotto i 15mila abitanti si correva da soli, nella Perla invece bisogna contare su una coalizione e io ne preferirei una civica, supportata da altre».

Ci sono stati contatti con il Pd? E con il centro-destra?


«Ho esposto a tutti le mie intenzioni, ossia soddisfare un’amministrazione ordinaria con tutti i temi dalla sanità al verde, passando per le criticità di rotonde e buche, aggiungendo però quella straordinaria, anzi visionaria che riporti Riccione al suo antico splendore. Ora chi deciderà di supportarmi, dimostrerà di aver compreso il programma, dopo aver verificato che combaci col loro».

Dopo il tentativo misanese, non c’è il rischio che si dica: “Vuol fare il sindaco a tutti i costi, non importa il Comune?”.


«Il mio amore investe tutta la Riviera, dove spero si possa formare l’Università dell’accoglienza. È difficile non innamorarsi di Misano, un territorio verde, incontaminato e ricco di potenzialità. Riccione però è un capitolo a parte, è più casa mia, visto che la conosco dalla fine degli anni Settanta, quando ho cominciato a frequentarla, prima da turista e poi in veste di organizzatore. Ho contribuito al successo di Aquafan, a cui non credeva nessuno. Mi sono buttato a capofitto, realizzando trasmissioni da “Deejay television” a “Un disco per l’estate”, 3 serate in diretta su Rai 1, con un viale Ceccarini strapieno dei migliori cantanti da Jovanotti ai Pet shop boys. Senza dimenticare l’esperimento ludico, quando dalla sede di Radio Capital mi sono inventato il balcone per l’estate da cui si è esibito anche Max Pezzali».

Ha parlato di eventi per richiamare i turisti tutto l’anno, quali?


«Non solo manifestazioni musicali, ma anche culturali e sportive. Basti pensare alla piscina olimpionica che come Federica Pellegrini ribattezzerei “vasca veloce”. Una metafora del brand che va a velocità diversa dal resto della penisola. Se potessero i turisti vivrebbero qui, cercano solo pretesti per tornarci. Provvediamo, facciamo : “Succede sempre qualcosa a Riccione, partiamo per un weekend”. Indispensabile poi una sinergia con l’entroterra: anche i pensionati possono venire a divertirsi qui con serate di Liscio, la musica più divertente e straordinaria che ci sia».

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