Riccione, “la sclerosi multipla non ferma la mia voglia di ballare sul palco”

Reinventarsi sempre: Selene Cuccurullo, 30 anni, ballerina professionista e riccionese di adozione (è stata vicepresidente alle Pari opportunità), lancia assieme alla sorella Elvira un progetto che unisce passione e resilienza. Le due giovani hanno messo su una tribute band dedicata a Lady Gaga, ma la loro performance assomiglia più a un musical. Uno spettacolo unico, soprattutto per il messaggio di cui Selene, proprio come Lady Gaga, si fa testimone vivente. La ragazza, infatti, ha deciso di non smettere di ballare, nonostante la diagnosi di sclerosi multipla che si è vista piovere addosso all’età di 18 anni, rischiando di distruggerle sogni e passioni.

Insieme alla sorella Elvira, alla voce (incredibilmente simile a quella della rock star), Selene si dà infatti alle coreografie. Le due sorelle questa sera saranno live al Living di Misano dalle 22.

Com’è nata la sua passione per il ballo?

«Sono sempre appassionata, ho lavorato a Roma con Gino Landi che aveva percepito le mie capacità, facevo di tutto, ballavo e cantavo, poi mi venne diagnosticata la sclerosi multipla. Non mi sono mai abbattuta: ho partecipato a un progetto di studi sulla malattia durante il quale mi sono laureata a Londra e ho iniziato a lavorare in borsa. Ho viaggiato e non mi sono mai abbattuta, mi chiamano Sally, proprio come la protagonista della canzone di Vasco, che mi ha dato da sempre la forza. Poi mia sorella mi ha coinvolta, non senza remore, nell’avventura della band che si chiama Judas: ci ispiriamo alla rock star che per antonomasia è la paladina dei diritti civili».

La passione per la vita e per il ballo combatte ogni ostacolo?

«Nel momento dello spettacolo tolgo i tutori e la mia adrenalina e la voglia di vita sconfigge qualsiasi cosa. Il medico non può farmi delle infiltrazioni perché sono allergica al cortisone e pertanto mi ha consigliato gli antidolorifici: la voglia di ballare è più forte, spesso non prendo neanche quelli. Voglio scendere sul palco e scegliere di stare male dopo, anche perché i miei dolori sono persistenti, sono sempre a letto, i lividi non mi fermano, voglio decidere io per cosa stare male. Questa band nasce in primis perché Elvira, mia sorella, ha la voce identica a quella di Lady Gaga, ma anche perché la star si è sempre prodigata per il rispetto della diversità, lei soffre di fibromialgia ma non si è mai ritratta al suo mondo quello dello spettacolo, anzi ne ha fatto un manifesto».

È uno spettacolo che lancia dei messaggi di inclusione, quindi?

«Si tratta di uno show, cantato da Elvira, io mi occupo delle coreografie, c’è una lavagna su cui scrivo le frasi delle canzoni della pop star che inneggiano appunto a temi di inclusione, diversità, disabilità: vogliamo sperare di creare un inno alla vita. Questa sera mi esibirò con i miei tutori riempiti di strass, sono talmente entusiasta della vita che non mi voglio privare di nulla. Non importa se domani dovrò passare la giornata a letto con dolori immensi, ma la mia adrenalina per questo progetto è più avanti di ogni paura».

L’impegno amministrativo, in quanto ex vice presidente alle Pari opportunità nella giunta Angelini, potrebbe avere un futuro?

«Io sono a disposizione per poter contribuire con idee innovative. Uno dei progetti che avrei voluto proporre era “l’autenti-campestre” nelle scuole, in cui, durante la gara campestre, ognuno dei partecipanti avrebbe dovuto fare l’ultimo giro assieme a un suo compagno disabile. Abbiamo inoltre creato con Elia Campagna, campione di pattinaggio, una esperienza tra pattini e carrozzina. Al progetto della band noi, io, ci crediamo davvero tanto: con mia sorella alcune volte piangiamo insieme per i miei dolori, lei alcune volte vorrebbe annullare gli show, ma io ho una grande voglia di vivere, se ho dolori non importa, in quel momento sto vivendo».

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