Riccione. In centinaia per l'addio a "Babu" Berni

Riccione

Si è raccolta in un religioso abbraccio la famiglia del “Birrodromo” per salutare, ieri pomeriggio, Davide “Babu” Berni. Erano in tantissimi alla chiesa Stella Maris, tutti indossavano una felpa con impresso il “claim” che contraddistingue la filosofia del locale “Voglio solo stare bene”. A partecipare alle esequie almeno circa 300 persone. Tra le lacrime e i ricordi. I commoventi ricordi di colleghi e amici ricostruiscono una persona speciale, un ragazzo unico, di una grande disponibilità, allegro e nel contempo responsabile per la sua giovane età: appena 22 anni.

Proprio così giovane ha dovuto abbandonare i suoi affetti, il suo lavoro che aveva imparato ad amare profondamente e di cui era davvero orgoglioso, ma soprattutto la sua grande famiglia allargata. La madre, la sorella, e il grande gruppo del locale.

Il ricordo del Birrodromo

Il ricordo dei colleghi di “Babu” all’esterno della chiesa è intriso dell’amore e della serenità che lui riusciva a trasmettere. «È dura, è un momento davvero difficile, il suo armadietto rimarrà chiuso, sarà sempre suo – dicono insieme –. Era un ragazzo speciale, allegro, divertente, spensierato, pieno di vita. È difficile affrontare una giornata senza la sua presenza e senza il suo sorriso. Il fatto di indossare la maglia con il nostro motto è un modo per commemorarlo. Ci manca e ci mancherà».

Un grande applauso ha accolto il feretro di “Babu” all’uscita dalla chiesa. Colleghi e amici, nella medesima commozione, hanno salutato il loro amico, ancora increduli per quanto accaduto.

Il parroco

La folla che ha voluto rendere omaggio a “Babu” dimostra quanto fosse ben voluto, anche dalla comunità. Don Massimiliano Cucchi, che ha celebrato la funzione, ha voluto ringraziare tutta la “grande famiglia”, che ha sostenuto i sogni e il percorso di Davide: «Una famiglia numerosa, una famiglia unita – dice don Massimiliano –. Chiedo a tutti noi di fare in modo che questa famiglia possa continuare a sentirsi una comunità unita, soprattutto in aiuto di chi ha bisogno».

Commovente nell’omelia, don Massimiliano ha raccontato di aver ascoltato prima del funerale la mamma di Davide: la donna ha chiesto a Dio di accogliere il figlio in cielo e al parroco di pregare per la sua famiglia, sempre.

Qualche giorno, invece, Fabio Ubaldi, proprietario del “Birrodromo” era stato contattato dagli insegnanti di “Babu” che ne avevano ricordato la gentilezza, la diligenza e la bontà. Ieri è voluto essere presente alle esequie anche don Concetto «che non solo è stato parroco della parrocchia Stella Maris – afferma don Massimiliano – ma è stato anche insegnante di religione di Davide. Ha fatto di tutto per essere presente, nonostante gli impegni, il tempo e la distanza. Un grazie anche alla comunità che ha voluto essere qui per l’ultimo saluto a Davide e a supporto della famiglia».

Un pomeriggio triste, fatto di lacrime e abbracci ad una bara bianca, con fiori e un pupazzetto dell’Inter, la grande passione sportiva di “Babu”.

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