Riccione: "hai una sigaretta?" e gli strappano la catenina. Beccati due giovani egiziani

Riccione

Non si fermano le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Riccione volte ad identificare gli autori degli episodi di rapina andati in scena questa estate in danno di turisti e giovanissimi del luogo. Alle prime luci dell’alba di ieri, i carabinieri della Sezione Radiomobile si sono presentati a Cuggiono, in provincia di Milano, ed hanno bussato alla porta di un diciassettenne di origine egiziana per notificargli un provvedimento cautelare personale emesso dal Tribunale dei Minorenni di Bologna. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il diciassettenne, in vacanza a Riccione nel mese di agosto, insieme ad un altro maggiorenne – anch’egli identificato e deferito all’A.G. ordinaria – si era reso responsabile dello strappo di una catenina d’oro ai danni di un 27enne turista di Urbino. Nell’occasione, inoltre, la vittima era stata aggredita fisicamente, riportando lesioni personali per 20 giorni di prognosi.

Con il solito copione, i due malviventi avevano avvicinato il turista ed un amico in sua compagnia con la scusa di richiedere una sigaretta per poi passare all’offerta fittizia di stupefacente fino a giungere allo strappo della collana. Le indagini, immediatamente avviate, hanno consentito ai carabinieri di acquisire ogni elemento utile all’identificazione dei due aggressori poi riconosciuti dalle vittime grazie ad una ricognizione fotografica effettuata sulla base delle immagini realizzate proprio dai militari nel corso dei controlli preventivi effettuati tutti i giorni sul territorio.

Il minore, che dovrà quindi rispondere dei reati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali, al termine delle formalità di rito è stato collocato in una comunità su disposizione del magistrato.

Un 22enne egiziano "tradito" dalla maglia da calcio e arrestato

I carabinieri della Stazione di Riccione, nel frattempo, presso la casa circondariale di Bologna, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di K.M.A.R.M., egiziano classe 99, anch’egli responsabile di una rapina commessa il 27 agosto scorso a Riccione.

Il ventiduenne, già gravato da numerosi precedenti, era stato più volte fermato nel corso dell’estate poiché riconosciuto in più occasione come responsabile o corresponsabile di analoghi episodi di aggressioni o rapine, ma gli elementi acquisiti ogni volta sul suo conto hanno consentito ai militari di procedere nei suoi confronti solo con denunce a piede libero.

Questa volta, invece, stilato un elenco dei numerosi precedenti, il Tribunale di Rimini ha emesso nei suoi confronti un provvedimento cautelare per un episodio in cui è rimasto vittima della rapina del telefono cellulare un altro giovane turista del milanese, nell’occasione minacciato e malmenato.

Ad incastrare l’egiziano, oltre alla dettaglia descrizione somatica – che ha subito indirizzato i carabinieri sul volto a loro noto – è stato un particolare ricorrente che ha caratterizzato l’agire del malvivente: forse spinto da uno spavaldo senso di impunità, il ragazzo ha continuato a girare per le vie del centro di Riccione con la maglia di una nota squadra di calcio italiana, con tanto di nome di un giocatore apposto sulle spalle, elemento quest’ultimo ancor più caratterizzante, atteso che non si trattava del classico idolo del calcio. Così, mentre continua il lavoro degli investigatori al fine di accertare la sua responsabilità per ulteriori fatti avvenuti nell’arco del mese di agosto, l’ultimo provvedimento di custodia cautelare in carcere va a sommarsi alla misura già in corso di esecuzione presso il carcere di Bologna, dove è stato collocato dopo un arresto per furto.

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