Riccione. "Guerra" tra pescatori, denunciate vongolare riminesi
Danneggiamento aggravato di beni esposti alla pubblica fede per necessità. È questo il reato ipotizzato nell’esposto presentato dall’avvocato Stefano Caroli alla Procura della Repubblica, per conto di un pescatore riccionese che accusa i comandanti di almeno tre vongolare riminesi, di aver distrutto con le loro eliche e draghe idrauliche, reti e nasse da lui calate per la pesca dei rombi. Danni per 3.600 euro, non coperti da assicurazione, che sarebbero stati causati dalla violazione delle norme sulla pesca e sulla navigazione. Lui, infatti, cala le reti a non più di 300 metri al largo della foce del Marano, parallelamente al litorale fino a circa 200 metri dall’imboccatura del porto canale di Riccione. Specchio di mare dove le vongolare non possono operare. Invece, stando alle testimonianze da lui raccolte, sarebbero state proprio queste imbarcazioni a ridurre le sue reti in brandelli. Attrezzatura che viene segnalata per essere ben visibile anche la notte con 2 piccole boe luminose poste alle estremità e con segnali da pesca galleggianti di colore giallo e nero con l’indicazione del catamarano posizionate ogni 150 metri per tutta la lunghezza della rete.