Riccione. Giovani turisti aggrediti e rapinati. Furiosa la madre

Riccione

Un’altra notte di paura nella Perla verde: ragazzi in vacanza aggrediti da due giovani. Una delle mamme si sfoga: «Adesso basta, servono controlli più serrati». L’ennesimo episodio di violenza a Riccione si è registrato mercoledì notte verso l’una. A finire nel mirino di due rapinatori sono stati quattro amici che, arrivati in città sabato scorso da Piacenza dove studiano, ripartiranno oggi. «Mio figlio ha 19 anni - spiega Laura, la madre di uno dei ragazzi - ed era in vacanza con due 17enni ed un amico che ha festeggiato la maggiore età proprio in Riviera». Tutto è andato secondo copione, tra svago notturno e tuffi in mare, finché mercoledì, uscito da una discoteca, il quartetto si ritrova a passeggiare su un lungomare «mai percorso, non lontano dal porto e costellato di negozi». Solo pochi passi e le loro risate vengono spente da due ragazzi «più o meno della loro età» che usciti fuori all’improvviso li minacciano e facendosi forti di un coltello a serramanico pretendono brutalmente «tutti i soldi che avevano». E la signora aggiunge che quella minaccia impietrisce suo figlio, «spaventato, perché in quel momento non aveva niente con sé». Per fortuna «gli altri riescono, svuotandosi le tasche e rovistando nei portafogli, a racimolare 110 euro». E cosa più importante «decidono di non reagire, senza farsi sfuggire neppure una parola». Così, arraffati i soldi, «i due se ne vanno a gambe levate». Intanto ancora in preda al panico, le vittime decidono di non sporgere denuncia e di non fiatare con nessuno. A mente fredda i ragazzi ricostruiscono la dinamica e sono concordi nel dire che uno dei due malfattori «parlava con accento dell’Est, mentre l’altro era forse di origine africana». Tra l’altro torna loro in mente che «di aver già visto il ragazzo dell’Est». Che la sera prima «insultava pesantemente una ragazza». Ad aggravare la preoccupazione di Laura è il fatto che non è stata subito informata di quanto era accaduto, ma che l’ha saputo solo quando il quinto amico della compagnia, finalmente libero da impegni, ha raggiunto gli altri giovedì, ricevendo il loro sfogo. «Dopo ha chiesto perché non avessero sporto denuncia. La risposta è stata che erano terrorizzati», spiega Laura che sottolinea di aver trascorso le estati dell’adolescenza in Romagna, senza mai dover affrontare niente del genere. «Ora bisogna attivare più controlli, - conclude - perché già non è semplice mandare i figli in vacanza da soli, ma così l’ansia diventa davvero intollerabile». Tra gli ultimi incresciosi fatti di cui la Perla verde è stata scenario, c’è purtroppo lo scippo di una settimana fa ai danni di un’anziana turista che, trascinata a terra, si è rotta una gamba. Ma anche il pestaggio con rapina immortalato al Marano e diffuso in rete giusto una decina di giorni fa.

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