Riccione. Furti e degrado all'Alba: colonie nel mirino

Riccione

La sicurezza al centro dell’incontro tra operatori del comitato Alba e l’assessore alla Polizia Municipale e alla sicurezza Oreste Capocasa avvenuto ieri. Gli interlocutori hanno portato le loro rimostranze al rappresentate dell’amministrazione. «Sono state da parte nostra recepite tutte le indicazioni e le problematiche presentate dal comitato – commenta l’assessore -. Abbiamo, come amministrazione e Polizia Locale, presentato il nostro piano assunzioni di nuovi agenti della Polizia Locale e anticipato le nostre azioni sul fronte della video sorveglianza. Saranno infatti installate nuove telecamere e sistemate quelle difettose. Proseguirà anche in inverno la nostra azione di controllo come “polizia locale di prossimità».

Il censimento delle strutture

Gli operatori hanno chiesto all’assessore una sorta di bilancio sull’estate. Quest’ultimo ha snocciolato dati che hanno potuto confutare un sistema coordinato e che ha funzionato, nonostante i timori persistano. Perché il ragionamento che è stato esposto è che la zona Alba sta recentemente riscontrando fenomeni legati alla zona nord, quella del Marano, come furti, scippi, microcriminalità. Capocasa ha spiegato che si sta facendo un lavoro per il presidio delle colonie, che spesso sono ricettacolo di criminalità diffusa: si cercherà quindi di fare un lavoro di censimento delle stesse e di rimurare gli ingressi. Da qui l’input degli operatori che hanno avanzato un altro timore: «Non vorremmo diventare una periferia di Miramare – spiega Giorgio Fortunato, presidente quartiere Alba -, abbiamo sollecitato infatti attenzione anche nei mesi invernali, metterci a disposizione di strumenti che prevengano e combattano alcuni fenomeni che, soprattutto dalla pandemia in poi, si verificano in zona».

Presidi di informazione

Il quartiere Alba d’estate si popola, una passeggiata per fare shopping, per gustarsi un gelato o un drink, ma è una zona in cui pullulano anche strutture ricettive e appartamenti in affitto. La criticità portata all’attenzione è l’ “ambiguità” dei frequentatori invernali della zona: «Vorremmo che le forze dell’ordine creassero un presidio di informazione per capire chi siano queste persone che vengono a trascorrere il periodo invernale nel nostro quartiere. Si sono verificati episodi spiacevoli, in tarda notte, si crea un degrado sociale» afferma Fortunato. Tante sono le attività nate ultimamente in viale Dante, ristoranti, bistrot, bar: alcuni dei quali hanno dato non pochi problemi. Dalla musica alta, alla mancanza di decoro, alle “discutibili” gestioni. «Chiediamo attenzione e analisi anche per le attività, quelle che creano disagi, disordini, frequentazioni e servizi non adeguati alla zona» conclude Fortunato.

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