Riccione. Addio a Luigi Battelli, ucciso dal covid

Riccione

È scomparso all’età di 70 anni Luigi Battelli. A darne notizia è il consorzio Costa hotels, di cui Battelli è stato fondatore e presidente. A strapparlo alla vita domenica nel primo pomeriggio è stato il coronavirus. Battelli aveva contratto il virus ai primi di agosto, dopo un periodo trascorso a casa con l’aggravarsi delle sue condizioni il 31 agosto è stato trasferito al reparto infettivi dell’ospedale Infermi di Rimini. L’uomo soffriva di altre patologie, nell’ambito di un quadro clinico complesso, gli ultimi giorni avevano registrato un ulteriore peggioramento, che lo hanno portato alla morte, dopo che era stato necessario indurlo in coma farmacologico e intubarlo. Battelli, esperto di turismo, era anche un membro del cda di Cna Riccione, era stato un componente del cda dell’Associazione albergatori presieduta da Rodolfo Albicocco. Nel 1999 ha fondato il consorzio Costa hotels, prima come associazione e poi consorzio dal 2008. Nel 2015 Battelli ha fondato il consorzio Food in tour Riccione di cui è stato vicepresidente. «Ci mancherai tantissimo, te ne sei andato troppo presto purtroppo - commentano il cda, la direzione e dipendenti Costa hotels e Food in tour - cercheremo naturalmente di portare avanti i progetti futuri nel migliore modo possibile, portandoti nei nostri cuori. Sentite condoglianze alla moglie e ai figli, e ai componenti della sua società Just hotel Riccione di cui era presidente». La presidenza dei consorzi in questi 20 anni «è sempre innovativa e aggregativa, aperta a nuove soluzioni che il mercato turistico richiedeva. Con il cda e lo staff ha portato nel 2015 a creare anche un nuovo prodotto turistico, Food in tour, per il turismo dell’esperienza e delle emozioni». Battelli lo ricorda anche Fabio Galli, ex assessore al turismo: «Una persona sempre gentile, educata, affabile, che amava parlare molto del turismo del territorio nel suo complesso. Come imprenditore gestiva diverse strutture ricettive, fu uno dei primi a credere nella sinergia turistica tra costa ed entroterra, probabilmente anche per l’amore che aveva per Montefiore Conca, la sua terra natia».

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