Riccione, abusi sessuali su moglie e figlia dodicenne: arrestato dai carabinieri

Riccione

Nella mattinata di ieri, i carabinieri della Stazione di Riccione, a Velletri (in provincia di Roma), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Rimini nei confronti di un romano classe ’74, accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata.

Il provvedimento, richiesto ed ottenuto al termine di una minuziosa indagine condotta dalla Stazione di Riccione sotto il coordinamento del sostituto procuratore Gallucci della Procura di Rimini, ha quindi visto l’uomo, incensurato, essere ristretto agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice.

L’indagine è stata condotta senza sosta dai carabinieri da quando, nello scorso mese di settembre, la moglie dell’uomo aveva sporto la propria denuncia dei fatti, raccontando episodi di grave disagio ed allarme. Una serie reiterata di insulti, maltrattamenti psicologici ed umiliazioni iniziati dal lontano 2009, quando la coppia viveva nella provincia di Roma.

Il figlio tentò un gesto estremo

Poi il trasferimento in Romagna, a Riccione, dove la coppia si era stabilita per esigenze lavorative insieme ai figli, oggi di 14 e 12 anni. Nonostante la nuova vita, le vecchie abitudini dell’uomo non erano mai cambiate ed anzi i suoi comportamenti vessatori si erano rivolti anche ai figli. Anche con loro, infatti, insulti ed umiliazioni, pesanti come macigni e forti al punto da spingere il figlio più grande al gesto estremo, per fortuna scongiurato grazie alla mano del destino.

Abusi su moglie e figlia di 12 anni

Ma non solo: da quanto emerso nel corso dell’inchiesta, con l’aiuto di personale specializzato e del servizio di psicologia, moglie e figlia dodicenne sarebbero state vittime di abusi sessuali da parte del marito/padre. La prima costretta a rapporti contro la propria volontà mentre la minore dapprima sarebbe stata palpeggiata alle parti intime e poi insultata e picchiata per essersi opposta ad un eventuale rapporto. Di questi reati dovrà ora rispondere l’uomo, mentre il resto della famiglia adesso cerca di recuperare la serenità.

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