Ricarica auto elettriche: se la soluzione viene dai lampioni strada

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E se i lampioni cittadini, oltre che illuminare le strade, ricaricassero i veicoli elettrici? Può sembrare lo spunto per una sceneggiatura di fantascienza e invece è già realtà. L’idea arriva dalla startup tedesca Ubitricity, che ha commercializzato e iniziato a far circolare questa innovativa proposta.

A Berlino sono stati già convertiti 200 pali della luce e c’è in programma ora la trasformazione di circa 800 lampioni, per poi riuscire ad espandere il progetto a tutta la città. È stato quindi siglato un accordo con Londra per la conversione di alcuni lampioni a Led a colonnine di ricarica: in questo modo lo stesso oggetto avrà una duplice funzionalità.

Il funzionamento è molto semplice. Bastano una presa di corrente da collegare al lampione, un cavo e un dispositivo mobile che consenta, tramite apposita app, di quantificare e comunicare al gestore l’energia utilizzata.

«Siamo orgogliosi del contributo che possiamo dare alla trasformazione della mobilità elettrica della città con i nostri punti di ricarica per lampioni - commenta Daniel Kunkel, Ceo di Ubitricity – l’utilizzo di infrastrutture esistenti per realizzare punti di ricarica pubblici è uno dei modi principali per fornire energia elettrica a tutti gli utenti».

La soluzione targata Ubitricity appare un’opportunità del tutto interessante ai fini della decarbonizzazione, potrebbe in effetti rappresentare un catalizzatore notevole per la crescita della mobilità elettrica: tempi ridotti, notevole risparmio economico, grande facilità di reperimento e utilizzo per gli automobilisti.

Anche nel nostro Paese. In Italia, infatti, soprattutto all’interno dei centri urbani, la mobilità basata su veicoli elettrici sconta la scarsa diffusione delle stazioni di ricarica, nonostante l’andamento in crescita. Nell’anno 2021 si è registrato un incremento tanto delle infrastrutture di ricarica quanto dei veicoli elettrici, a conferma di un forte interesse sia da parte degli utenti che degli operatori del settore. Rispetto alle rilevazioni dell’anno 2020, i punti di ricarica italiani sono aumentati del +35%, corrispondente a +6.700 unità: al 31 dicembre 2021 risultano installati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (stazioni o colonnine) in 10.503 location accessibili al pubblico.

Per raggiungere gli obiettivi europei occorre però arrivare a un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli nel 2030, numeri per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida. L’investimento, per un costo totale pari a 741,3 milioni di euro, prevede lo sviluppo di 7.500 stazioni in superstrade e di oltre 13.000 nelle città, postazioni alle quali si aggiungeranno 100 punti di ricarica sperimentali volti allo stoccaggio dell’energia. Numeri ambiziosi, di fronte ai quali ogni soluzione creativa utile ad avvicinare all’obiettivo non può che essere benvenuta.

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