Resta senza reddito di cittadinanza e ruba: arrestato a Cesena

Ha borseggiato una cliente dell’Iper. Qualche ora dopo è stato arrestato a Cesena. Ha chiesto scusa e si è offerto di risarcire la vittima. Malgrado gli effetti della riforma Cartabia è finito comunque in cella e questo ha creato qualche tensione ieri durante la convalida delle manette in Tribunale.

Protagonista della vicenda un 40enne: U.R. Una storia che è nata nel pomeriggio di due giorni fa. Si trovava nella zona del Romagna Center, quando ha avuto l’opportunità di arraffare una borsa che conteneva soldi ed effetti personali di una cliente. Ha rubato ed è scappato.

«Per cavilli burocratici inerenti la residenza dei miei figli ho perso il reddito di cittadinanza. Me lo devono erogare di nuovo ma non sapevo come fare; ed ho ceduto alla tentazione di rubare» ha spiegato al gip ieri in tribunale a Forlì».

La derubata aveva chiamato in aiuto le forze dell’ordine. Ricordandosi che nella sua borsa c’era anche attivo un Gps tramite lo smartphone. Così, 4 ore dopo il furto, i carabinieri lo hanno intercettato a Cesena e lo hanno arrestato per furto recuperando anche quanto aveva rubato.

Ieri il 40enne (difeso dall’avvocato Marco Bosco) davanti al giudice ha ammesso le sue responsabilità. Ad ora dunque non ci sono dubbi sulla sua colpevolezza. Ha anche proposto di risarcire con 300 euro la vittima del furto patito. Nel chiedere scusa per quanto era successo. Per ora tutto questo non è servito a scongiurare per lui la detenzione in carcere. Il suo difensore ha insistito per poter subito avere accesso ad un rito abbreviato di giudizio. Con la riforma Cartabia per il reato che ha commesso (con pena inferiore ai 3 anni di reclusione) difficilmente finirebbe in cella. È infatti prevista una pena sostitutiva, con affidamento ai servizi sociali o accesso a lavori socialmente utili. Nella peggiore delle ipotesi gli arresti domiciliari. Il suo legale ha anche sostenuto come un Gps, Cassazione alla mano, non possa essere considerato al pari di un inseguimento fisico da parte delle forze dell’ordine. Quindi, per la difesa, il 40enne non doveva neppure venire arrestato in maniera differita. Le manette però sono state convalidate, ed essendo stato concesso un termine a difesa di 5 giorni, U.R. non tornerà in aula prima di martedì. Fino ad allora dovrà restare in cella malgrado sia reo confesso e pronto a risarcire.

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