Renzi: "Parco del mare sbagliato: non contempla le auto"

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«C’è un errore concettuale di fondo nella progettazione del lungomare». Per Gioenzo Renzi, presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, il presupposto da cui partire nell’analizzare i disagi e le criticità della viabilità e soprattutto dei parcheggi nella zona costiera è questo. Anche perché, sottolinea, «congestione, traffico e posti auto sono strettamente collegati: se non ci sono parcheggi, un automobilista è costretto a girare e girare come un forsennato per trovare un posto in cui lasciare la macchina, contribuendo lui stesso ad alimentare il traffico, e ovviamente lo smog».

Renzi, qual è l’errore concettuale di fondo a cui fa riferimento?

«Il Parco del mare è stato concepito dall’Amministrazione Gnassi con basandosi sul concetto che a mare della ferrovia ci si sarebbe dovuti muovere solo con la “mobilità lenta”, quindi sostanzialmente ci si va con la bicicletta, a piedi, con il monopattino o con il Metromare. Niente auto, in pratica. Sia ben chiaro, io stesso sono il primo a sostenere che occorreva pedonalizzare il lungomare, ma come ho più volte ribadito, era possibile farlo alzando il livello del lungomare, e creando al di sotto dei parcheggi lungo tutta la linea costiera. Presentai anche un progetto, fatto redigere da un architetto, ma la proposta non è passata. Anzi, lo stesso concetto è stato esteso anche per il lungomare Nord».

Perché lo ritiene un concetto errato?

«Perché, come è evidente, non tutti possono rinunciare alla macchina per andare al mare: ci sono persone che avendo problemi fisici hanno dovuto cambiare stabilimento perché non potevano impiegare un’ora per trovare, forse, parcheggio».

Oggi, però, oltre a diversi parcheggi scambiatori, tra cui quello all’Sgr, è in programma la realizzazione dei due parcheggi sotterranei in piazzale Fellini e in piazzale Tripoli. Non sono sufficienti?

«Innanzitutto è necessario ricordare che i parcheggi inizialmente non erano previsti, che sono stati aggiunti come soluzione disperata dopo le proteste di cittadini e commercianti. Numeri alla mano, con la pedonalizzazione del tratto Fellini - Kennedy è stata apportata la diminuzione di 180 posti auto e di altri 300 nei tratti 2- 3 Kennedy Tripoli e poi Tripoli - Pascoli. Ma soprattutto, il fatto di costruire due grandi parcheggi e quindi di accentrare tutta l’area sosta crea altra congestione, che si aggiunge a quella della circolazione su strada, visto che i viali delle Regine diventano tutti a doppio senso. Lì si concentreranno tutte le auto, i mezzi pubblici, quindi gli autobus e le navette. Ah, devono anche passare i mezzi di soccorso. Tutto questo, e non è un fatto da sottolineare, crea inquinamento. Quindi non posso fare a meno di pensare ai turisti seduti ai tavolini dei ristoranti nei dehors, in prima linea sul traffico. E in più, tornando ai parcheggi, non si sa neanche precisamente quando i due grandi interrati saranno pronti. Si parla di tre anni, ma vedremo. Anche lo Scarpetti in centro doveva diventare a due piani. È ancora com’era».

Cambiando zona, in centro e sulla statale sono in corso moltissimi lavori proprio per alleggerire il traffico. Anche qui ravvede problematiche simili al lungomare?

«Ho depositato proprio ora una richiesta di consiglio tematico che ha ad oggetto la paralisi della mobilità dopo la pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Prima di chiuderlo era necessario avere un’alternativa, evitando di congestionare il ponte dei Mille e via Bastioni settentrionali, portando il traffico in via Ducale, dove i residenti sono esasperati. I problemi di accessibilità li ha anche il centro, dove al momento un’alternativa al ponte Tiberio non esiste».

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