Ravennna, benzina, continua la stangata: “Esporre il prezzo medio è una presa in giro”

Una crescita media di 5 centesimi dall’inizio di agosto, anche a Ravenna. Che, unita all’impennata determinatasi nel corso dell’estate, che era stata di circa 10 centesimi rispetto alla primavera scorsa, significa 9 euro in più per fare il pieno di carburante alla propria automobile, qualora sia benzina o diesel.

Questo l’aggravio estivo, con un balzello che rende il pieno più costoso di 3 euro solamente per i rincari intervenuti nelle ultime due settimane, con una risalita del prezzo costante, mai placatasi da 16 giorni a questa parte.

«Presi in giro»

«Ricordiamo che i prezzi sono determinati dalle compagnie che i carburanti li producono e consegnano: a noi distributori toccano al momento 3 centesimi al litro. Ma una certezza l’abbiamo. L’esposizione del prezzo medio non serve a nulla ed è solo una presa in giro».

A parlare è Christian Capelli, presidente della categoria “Impianti stradali di carburanti”, aderente alla Confcommercio, che scorre i prezzi alla pompa non solo del suo distributore, ma anche di quelli dei vari colleghi della città e della provincia. Come sempre qualche centesimo in meno per le pompe bianche, cioè quelle che non acquistano da una sola compagnia produttrice, ma che si riforniscono sul mercato, approvvigionandosi a prezzi più competitivi. La benzina è comunque tornata a sfiorare (nel servito spesso a superare) i 2 euro al litro. Il gasolio più spesso lambisce, e frequentemente supera, gli 1,9 anche per il fai-da-te.

«Solo nei primissimi giorni qualche consumatore ha chiesto delucidazioni sul cartello aggiuntivo, quello che vede evidenziato il prezzo medio regionale – spiega Capelli –-. E’ uno strumento che non sfiora minimamente chi stabilisce le tariffe, ossia le compagnie produttrici. Anzi, ho la sensazione che più che indurre qualcuno a ridimensionare, spinge alcuni marchi a riavvicinarsi al target medio, qualora fossero un poco sotto».

E così, l’aumento di richiesta estivo ha portato al canonico rincaro, con gli esercenti del settore che ricordano come «al momento, su 100 euro di carburante, il guadagno è di un euro e mezzo in tutto. E questo avviene solo nel caso, sempre più raro, che il cliente paghi in contanti. Altrimenti di solito abbiamo un euro di commissione ogni 100 euro, quindi il guadagno su quella cifra si riduce a 0,50 centesimi. Possiamo quindi affermare – conclude Capelli – che persino gli istituti di credito guadagnano più di noi, nella distribuzione dei carburanti».

Commenti

  1. via tutte le accise sui carburanti…….accise ingiustificate……..per dirne una: Guerra in Abissinia…….la è fnìda da un pèz

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui