Velox fissi e “riforma Salvini”
«A Ravenna non cambia nulla»

Ravenna
  • 04 giugno 2024

La rivoluzione del ministro dei trasporti Matteo Salvini in materia di autovelox non spaventa il vicesindaco di Ravenna, con delega alla sicurezza, Eugenio Fusignani.

«Nel nostro territorio cambierà poco o nulla – rassicura l’esponente di giunta-. Dalle prime verifiche pare che nessun autovelox fisso dovrà essere modificato per effetto della riforma. Le attuali postazioni sono infatti state decise e concordate con la Prefettura, per cui il passaggio fondamentale e dirimente è già stato fatto. Il Comune non si è mai mosso in autonomia ma si è sempre raccordato con il Prefetto e le forze dell’ordine, intervenendo sulle arterie più critiche sia per numero di sinistri che per velocità dei veicoli. Nei prossimi giorni gli uffici tecnici faranno tutte le verifiche del caso e se dovesse esserci la necessità di adeguamenti, procederemo. Ravenna si è sempre distinta per l’assoluto rispetto delle normative e della loro applicazione».

Discorso leggermente diverso va fatto per gli autovelox mobili: «Dovremo fare alcune verifiche, ma anche in questo caso il Comune si è mosso in pieno accordo con la Prefettura e le Forze dell’Ordine per cui non vedo stravolgimenti in arrivo. Sottolineo anche che tutte le politiche adottate dal Comune sul fronte della circolazione sono finalizzate alla sicurezza degli utenti della strada. Gli autovelox sono stati installati dove si correva troppo e dove, purtroppo, si sono registrati incidenti di una certa rilevanza, evidenziando la pericolosità di alcuni tratti».

Se dovessero essere necessari dei cambiamenti, il decreto prevede un periodo transitorio di 12 mesi per permettere ai primi cittadini di adeguare i dispositivi alle nuove regole: «Se sarà necessario aggiorneremo il sistema – dice ancora Fusignani-. Ciò che ci sta a cuore è la sicurezza e il provvedimento voluto da Salvini non va nella direzione giusta. Il rispetto delle regole è fondamentale e sulla sicurezza stradale non ci si può permettere un rilassamento. Credo inoltre che Salvini debba decidere se è per l’autonomia o per un’unità nazionale, perché è innegabile che la riforma che ha voluto va esattamente in direzione della tanto sbandierata autonomia di cui si fa promotrice la Lega. I Comuni avranno meno capacità di intervento. Di fatto il Governo è entrato a gamba tesa sulle amministrazioni comunali e sulla loro capacità di decidere sul territorio di loro competenza».

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