Valleverde, nel 2023 il fatturato è cresciuto di 32 milioni, +28% rispetto al 2022: un balzo in avanti “made in Fusignano” con il Gruppo Silver1

Ravenna
  • 14 febbraio 2024

Valleverde festeggia un 2023 con ottimi numeri. Il brand di proprietà del gruppo Silver1 guidato da Elvio Silvagni ha visto una corsa al rialzo che è proseguita fortemente nel 2023, con il fatturato che ha registrato una crescita a doppia cifra a circa 32 milioni, oltre +28% rispetto al 2022.

Si conferma dunque il trend che ha visto il brand rafforzare il proprio posizionamento di leadership in Italia. Così Elvio Silvagni: “Il 65% del fatturato Valleverde è generato dalle calzature donna mentre il restante 35% si divide tra calzature uomo, borse e accessori. L’originalità del nostro marchio risiede proprio nella sua capacità di trasformazione: i prodotti che hanno segnato un’epoca vengono rivisitati e attualizzati per presentarsi ad un pubblico moderno, che appartiene a diverse fasce d’età e guarda alla moda”.

Le calzature Valleverde sono vendute in oltre 1.200 negozi multibrand: quello italiano è tuttora il principale mercato di riferimento, ma il management guarda sempre di più all’internazionalizzazione per rafforzare la crescita.

Elvio Silvagni: “Dopo aver consolidato l’Italia, siamo pronti per la fase di espansione sui mercati esteri. Esportiamo il 20% circa in Europa e i Paesi in cui stiamo già ampliando la nostra presenza sono soprattutto Grecia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Malta, mercati in cui possiamo contare su una clientela storica che continuiamo a mantenere fidelizzata”.

Studio e ricerca sono alla base delle collezioni Valleverde, che possono contare su un team di professionisti altamente specializzato, fatto di stilisti e modellisti, guidati da Elvio Silvagni nella sede di Fusignano: la produzione è made in Europe per volumi di oltre 600.000 paia/anno (il 60% viene prodotto in Italia).

“La qualità è sicuramente un aspetto fondamentale, cosÌ come la sostenibilità - sostiene Elvio Silvagni - Crediamo nella pelle più che nei materiali sintetici perché è naturale, non degenera, permette traspirabilità, dura più a lungo, e per questi motivi la reputiamo più sostenibile. Oggi il consumatore è più consapevole rispetto al passato e da questo punto di vista salvaguardiamo la sua sicurezza perché controlliamo attentamente la qualità dei materiali che utilizziamo”.

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