Truffa da 3 milioni sul bonus edilizio: 11 indagati tra Faenza, Forlì-Cesena e Rimini

Ravenna

Fatture gonfiate per lavori edili non ancora eseguiti o da ultimare. In realtà i cantieri (quelli che quantomeno venivano allestiti) partivano mesi se non anni dopo. Invece le pratiche per il bonus facciate erano già incardinate in vista del credito concesso dallo Stato. E a colpi di decine, se non centinaia di migliaia di euro, il credito d’imposta maturato lievitava. Fatta la somma, la cifra ha superato i 3 milioni di euro.

Una colossale truffa secondo la Procura di Ravenna, che ha indagato 11 persone, tra imprenditori, ingegneri, architetti, geometri e amministratori di condominio, gran parte dei quali residenti a Faenza, fatta eccezione di due predappiesi, una di San Mauro Pascoli, un riminese, una residente in Valsamoggia (Bologna). Al centro dell’inchiesta un’impresa edile di Faenza specializzata in opere di ristrutturazione.

Nei loro confronti è da poco stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, al termine dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal sostituto procuratore Angela Scorza. Un passaggio destinato con ogni probabilità alla richiesta di rinvio a giudizio con le accuse di truffa aggravata ai danni dello stato e falso.

L’articolo integrale sul Corriere Romagna, in edicola

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