Centro città blindato per la manifestazione del comitato Remigrazione e Riconquista, che ha riportato in strada un centinaio di esponenti dell’ultradestra – da Casapound al Veneto Fronte Skinhead – tra slogan identitari, cori nazionalisti e richiami all’“ordine e disciplina”. Il corteo, partito dal viale della stazione, ha attraversato viale Farini e via Diaz fino a piazza Einaudi, scortato da un imponente dispositivo di sicurezza per evitare contatti con la contromanifestazione convocata dalle sigle della sinistra.
Nonostante alcuni momenti di tensione – soprattutto prima della partenza, con accuse reciproche tra contestatori e forze dell’ordine – la situazione è sempre rimasta sotto controllo. Le due piazze, separate da transenne e cordoni di agenti in assetto antisommossa, hanno scandito per tutto il pomeriggio cori contrapposti: da un lato “Italia, Nazione, Remigrazione”, dall’altro “Bella ciao” e “Fuori i fascisti da Ravenna”.
In piazza Einaudi gli organizzatori hanno rilanciato una piattaforma in dieci punti su immigrazione, sicurezza e welfare, con riferimenti anche ai recenti fatti di cronaca avvenuti in città. Dopo circa un’ora il corteo si è sciolto fra fumogeni tricolore e nuovi annunci di iniziative in altre città italiane.