Tornerà a Ravenna la nave di Teodorico

Ravenna

RAVENNA La nave di Teodorico tornerà a Ravenna. Ad annunciarlo al sindaco il ministro della Cultura Dario Franceschini. «Il governo ha stanziato 2 milioni e mezzo di euro nell'ambito dell'accordo di valorizzazione che ha come fulcro l’area di Classe, per questo lo ringrazio di cuore», dice Michele De Pascale. Il finanziamento comprende un intervento di riqualificazione della Basilica di Sant'Apollinare in Classe, con il rifacimento di tutti gli infissi e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione nell’area di accesso alla basilica. Ma rilevante per Ravenna sarà la valorizzazione della cosiddetta nave di Teodorico. De Pascale parla di «un progetto che era nel nostro cuore e nelle nostre speranze da diverso tempo e per quale ci siamo impegnati molto nel ricercare i fondi necessari».


L’imbarcazione rappresenta un reperto archeologico straordinario risalente all’epoca di Odoacre (435-495) e fu ritrovata nel 1998 a circa otto metri di profondità in occasione degli scavi per la realizzazione del parco Teodorico. Dal 2008 è custodita nel padiglione marino del museo archeologico di Comacchio. Il fatto che un reperto ravennate, e profondamente legato alla storia della città, sia conservato a Comacchio da anni ha causato diverse polemiche negli anni passati. La nave è un’importante testimonianza archeologica e storica anche per ricostruire le tecniche romane di costruzione dei loro natanti.

Al di là delle questioni storiche, tuttavia, per Ravenna era importante riportare in città la nave romana che sarebbe un pezzo molto importante per il museo di Classis, dove è previsto che sarà il suo allestimento. A Comacchio la nave era insieme alla Fortunata Maris – un’altra nave romana, molto più grande di quella di Teodorico – che ha ottenuto trecentomila euro di fondi per il restauro. Va detto che era in attesa da più tempo, dato che era stata scoperta nel 1981 a largo della costa comacchiese. La nave ravennate ha aspettato “solo” 23 anni per ottenere le risorse ministeriali per essere riportata a Ravenna. Il museo Classis, annuncia il sindaco, «vedrà per l’occasione anche il completamento con le ultime due sezioni che ospiteranno tra le altre cose la Domus del Triclinio, rinvenuta negli scavi della banca Popolare, i mosaici di San Severo e mosaici non ancora musealizzati dello scavo della Domus dei Tappeti di pietra».

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