Terremoto in Compagnia portuale: mezzo cda presenta le dimissioni

Ravenna

RAVENNA. Terremoto all'interno della Compagnia portuale. Due consiglieri su quattro si sono dimessi dal Consiglio di amministrazione della cooperativa che gestisce i servizi logistici in porto e gli altri due, fra cui il presidente, rimangono per ora in sella ma verranno "giudicati" dai soci il tre agosto in assemblea. Organo plenario i cui componenti, in maggioranza, hanno già firmato una petizione per chiedere la rimozione integrale del Cda e che, fra meno di due settimane, ascolteranno la relazione dei due componenti rimasti in carica per decidere se resettare totalmente del Cda o se procedere alla sostituzione dei due che hanno fatto un passo indietro. Lo spinoso punto all'ordine del giorno è stato portato, come detto, da oltre 200 firme di soci tra le quali figura anche quella del presidente della "Compagnia Portuale srl" (braccio operativo collegato alla coop) e direttore della cooperativa "madre", Luca Grilli, che è anche uno dei due membri del Cda che ha deciso di dimettersi: «Un passo deciso per tutelare me e la Compagnia portuale», riferisce lui stesso. Che parla dopo aver posto la sua firma in una petizione organizzata in un solo giorno, nel giugno passato. Ma che sarebbe sfociata in una discussione in assemblea solamente lunedì scorso, nella convocazione (separata nell'odg, ma temporalmente contestuale) per discutere dei bilanci sia della cooperativa che della srl: «Sono stati entrambi votati a larghissima maggioranza, del resto parliamo di esercizi in equilibrio e che preludono ad una situazione rassicurante anche per il futuro - riferisce ancora il presidente della Compagnia portuale srl -. I soci pertanto, con grande responsabilità, hanno deciso di procedere ad approvazione». Il punto all'ordine del giorno che avrebbe portato alla sfiducia dell'intero Cda invece non è andato in votazione e sarà discusso il 3 di agosto. Oltre a Luca Grilli anche Luca Giunchi, consigliere delegato, si presenteranno dimissionari. Invece il presidente della Compagnia Portuale società cooperativa, Nicola Savoia, e il suo vice, Ivan Lombini, relazioneranno di fronte ai soci. E risponderanno ai rilievi presentati dalla petizione dove la maggioranza dell'assemblea chiede delucidazioni su spese messe in conto alla cooperativa ma che, a giudizio dei firmatari, apparirebbero personali: «Se dalla loro spiegazione dovesse emergere che hanno agito per il bene della cooperativa, saranno riconfermati e si procederà alla sostituzione mia e di Giunchi. Diversamente verrà scelto un nuovo Cda». Difficile pensare però che si proceda a una conferma di presidente e vicepresidente, nonostante la rielezione del Cda sarebbe dovuta avvenire, ordinariamente, in primavera: «Non è impossibile che accada che vengano confermati, certamente l'assemblea li ascolterà con attenzione - conclude Grilli -. Ma tutto si saprà il 4 agosto. Dopo una cert'ora, perché mi sa che il 3 faremo tardi».

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