Tentato omicidio a Punta Marina, coppia evade dal carcere: ricercati in tutta Italia

Ravenna
  • 17 novembre 2023

Erano stati condannati nel 2018 per un tentato omicidio a Punta Marina. Due di loro - Emilian Bici, 43 anni, e Ermelinda Spahiu, 38 - stavano scontando la pena nel carcere di Pesaro in semi libertà. Ma, dopo l’ultimo giorno di lavoro in un’azienda agricola della zona, di entrambi (marito e moglie) si sono perse le tracce ed ora, sempre nelle Marche, è in corso una vera caccia all’uomo. Ad aumentare il mistero sulla sparizione dei due detenuti anche un dettaglio non da poco: la donna - all’epoca della condanna incensurata - avrebbe finito di scontare la sua pena sabato prossimo. Cosa che renderebbe ancor più illogica la fuga dal carcere.

Bici e Spahiu vennero condannati in abbreviato a Ravenna, insieme a una terza persona (sempre albanese) per aver accoltellato un 57enne di fronte a un bar di Punta Marina.

Come ricostruito dai carabinieri che eseguirono le indagini, quella sera il 57enne aggredito si trovava al bar a bere un bicchiere di vino, quando a un certo punto arrivarono gli altri tre. Conoscendosi nacque una conversazione, sfociata poi in una discussione perché la vittima non avrebbe voluto aiutarli nel trovare un alloggio per la notte. Una discussione presto degenerata, visto che i due uomini colpirono con ben cinque coltellate il 57enne, il tutto mentre la donna - secondo l’accusa - lo teneva fermo.

L’uomo era stato poi lasciato agonizzante sul posto.

Gli uomini dell’Arma si erano subito messi alla ricerca dei fuggitivi, partendo dalle immagini della videosorveglianza che aveva permesso di individuare almeno i volti dei primi due aggressori. Dopo un’indagine durata un paio di mesi, nel marzo di quell’anno i militari riuscirono a rintracciare i responsabili.

Il terzo complice venne individuato a Napoli, mentre la donna nella zona di Fano. Più complessa invece era stata la caccia al marito, Emilian Bici, scovato in zona alla guida di una macchina rubata.

Più tardi era emerso che i tre albanesi facevano parte di un gruppo specializzato in furti e rapine e forse avevano chiesto un alloggio in zona al connazionale. Ieri per coordinare le indagini, si è tenuto, in Prefettura a Pesaro, un tavolo tecnico.

«Mentre lavoravano, non indossavano un braccialetto elettronico perché quella è una misura riservata alle persone che devono ancora ricevere una sentenza definitiva» ha spiegato la direttrice del carcere di Villa Fastiggi, Palma Mercurio.

Bici doveva scontare ancora più di tre anni, mentre Ermelinda - come detto - sarebbe dovuta uscire domani. Proprio questo rende inspiegabile per certi versi la fuga, favorita dal fatto che l’azienda agricola nella quale lavoravano è parecchio vasta e quindi i due sono facilmente passati inosservati. La Procura ipotizza che l’uomo avrebbe convinto la donna a scappare con lui.

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