Si alza il livello dei fiumi, notte di paura nelle vallate dell’Imolese e del Faentino. Oltre la soglia rossa il Santerno a Firenzuola e il Senio a Casola. A Castel Bolognese piena attesa alle 3. L’allarme dei sindaci, primi danni, falsi messaggi di scuole chiuse, strade allagate a Solarolo e Borgo Tossignano, altre chiuse

Ravenna
  • 02 novembre 2023

Gianluca Rossi

Il forte vento e i nubifragi portati dalla tempesta Ciaran stanno provocando forti precipitazioni sull’alta collina tra Romagna e Toscana. Se per il momento la situazione più critica riguarda il versante toscano, nelle vallate del Lamone, del Senio e del Santerno resta alta l’attenzione per l’ingrossamento dei fiumi e il rischio frane. Dopo l’alluvione del maggio scorso, c’è il timore di nuovi disastri.

A Firenzuola, alle 21.30 il livello idrometrico del Santerno ha superato la soglia rossa raggiungendo un picco massimo di 6 metri e 19 centimetri, innalzandosi poi anche più a valle tanto che il sindaco di Borgo Tossignano, Mauro Ghini, ha lanciato un appello su facebook invitando la cittadinanza a prestare attenzione perché “il livello del fiume Santerno si sta alzando velocemente a monte” e ammonendo di non “avvicinarsi ai corsi d’acqua”. La situazione più critica riscontrata verso mezzanotte al ponte di via Rineggio e lungo via Codrignanese dove il torrente è esondato provocando l’interruzione della viabilità.

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Serata di apprensione anche nella vicina vallata del Senio: a Palazzuolo la potenza dell’acqua ha distrutto un ponticello pedonale e si segnalano diversi allagamenti. Superata la soglia rossa anche a Casola Valsenio dove il Comune ha riattivato il Coc invitando la popolazione a limitare gli spostamenti. Verso le 22.30 il sindaco Giorgio Sagrini ha postato un accorato allarme. “Che paura, che dolore, che angoscia. Si sta replicando l’emergenza di maggio e non avere potuto mettere in sicurezza le strade come sarebbe stato necessario fare nei mesi scorsi rende ancor più critica e rischiosa la condizione del territorio”. Il livello dell’acqua è salito velocemente (alle 23 alla stazione di rilevamento sul Senio a Casola Valsenio ha raggiunto un livello di 1.95 metri, superando di molto la soglia rossa posta a 1 metro prima di far registrare un calo) e tra la mezzanotte e le 3 la piena è attesa a Castel Bolognese.

La Provincia di Ravenna ha disposto la chiusura della SP 306 “Casolana” al km 23 a Casola Valsenio e del sottopasso dell’SP47 Borello a Castel Bolognese. Chiuso anche il sottopasso di Via Canale a Castel Bolognese.

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Osservato speciale anche il fiume Lamone vicino alla soglia rossa a Marradi, mentre in serata hanno iniziato a circolare notizie false come quella delle scuole chiuse nel Faentino. Lo stesso sindaco Massimo Isola l’ha smentita: “Abbiamo ricevuto attraverso diverse chat un messaggio riguardante la chiusura delle scuole. Per la situazione attuale non abbiamo previsto alcun provvedimento del genere” ha dichiarato il primo cittadino di Faenza.

Registrati alcuni allagamenti lungo le strade a Solarolo per le fogne che non riescivano a far defluire l’acqua caduta per le forti precipitazioni. E in paese, dove è ancora viva la memoria dell’alluvione di maggio, molti cittadini per la paura del ritorno dell’acqua hanno spostato le auto nei punti più alti dell’abitato.

Per quanto riguarda la vallata imolese, in serata si è svolto un incontro con l’ufficio della Protezione Civile che segue il fiume Santerno. “Il livello idrometrico nell’Appennino sta salendo rapidamente in zona Firenzuola e ora a Borgo Tossignano, è quindi importante allontanarsi dal corso d’acqua ed evitare di avvicinarsi agli argini” ha affermato il sindaco di Imola, Marco Panieri. In città attorno alle 23.30 la piena ha superato la soglia arancione. “Si segue l’evoluzione tratto per tratto del fiume e non è detto che quel livello di piena si trascini anche a valle. Il quadro dovrebbe essere più delineato fra circa un’ora. La Protezione civile e la struttura comunale segue e monitora l’andamento, con anche mezzi sul posto pronti a intervenire qualora nei punti più critici si osservino ostacoli al deflusso. Seguiremo l’evoluzione della piena lungo la notte, attesa nelle prime ore del mattino” ha rimarcato. Poco dopo la mezzanotte, grazie all’attenuazione delle precipitazioni, il livello dei corsi d’acqua è calato in maniera sensibile.

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