Sgomberato il centro sociale Spartaco a Ravenna. «Il Comune ha agito con grave ritardo»

Ravenna

È scattato ieri mattina lo sgombero del centro sociale Spartaco, su richiesta dell’amministrazione comunale. La polizia locale è intervenuta nell’area occupata abusivamente, liberando i locali da tre persone che vi risiedevano senza titolo. Un’operazione che potrebbe protrarsi per un paio di giorni, nel caso emergessero criticità durante le fasi di pulizia e messa in sicurezza. Gli operatori potranno contare sull’appoggio diretto della sala operativa della polizia municipale.

L’intervento, atteso da tempo e più volte sollecitato da parte dell’opposizione, è stato accolto con favore dalla consigliera comunale Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna, tra le più attive nel denunciare la situazione. «La determinazione paga – ha dichiarato–. A pochi giorni dalla nostra pressante richiesta di intervenire sugli immobili comunali occupati abusivamente, a cominciare dal centro sociale Spartaco, sono iniziati i lavori di sgombero della struttura. Un risultato frutto della forza e della chiarezza con cui abbiamo denunciato una situazione di illegalità e degrado che durava da troppo tempo».

Secondo Verlicchi, infatti, lo Spartaco «non era più un centro sociale, ma un vero e proprio ricettacolo di sbandati e illegalità che metteva a rischio la sicurezza e il decoro del quartiere». E aggiunge: «Con colpevole ritardo l’amministrazione ha finalmente agito».

Tuttavia, l’allarme lanciato dalla consigliera non si placa con lo sgombero: il timore è che gli abusivi possano essersi spostati di pochi metri, trovando riparo nel vicino Parco Teodorico. Secondo alcune segnalazioni, una tenda sarebbe già apparsa nell’area verde adiacente alla struttura. La notizia non risulta però confermata dalla polizia locale, che fa sapere: «Nel caso avvenisse questo fatto, le persone verrebbero sgomberate subito».

Verlicchi insiste sull’urgenza di una strategia più ampia: «Lo sgombero è solo il primo passo. È fondamentale che l’azione delle istituzioni sia coordinata e che le Forze dell’Ordine garantiscano che lo spazio pubblico venga restituito ai cittadini, senza tollerare nuove occupazioni».

La polemica si inserisce in un quadro più ampio di gestione del patrimonio comunale. Verlicchi sottolinea che il comitato di autogestione del centro sociale, «di fatto, ormai non organizza più nulla. Non è giusto che degli abusivi occupino uno spazio pubblico e vi dormano, a spese del Comune, che continua a pagare le utenze».

Un’ulteriore contraddizione, secondo l’opposizione, arriva dal consiglio comunale. Nella seduta di martedì è stata infatti respinta la mozione presentata da Anna Greco (Fratelli d’Italia), che chiedeva la revoca della concessione al centro sociale Spartaco. Il testo è stato bocciato con 14 voti contrari (Pd, Pri, Avs, Movimento 5 Stelle, Ama Ravenna) e cinque favorevoli (Forza Italia, Fratelli d’Italia). «Chiediamo – conclude Verlicchi – che l’amministrazione non si fermi allo sgombero, ma elabori un piano concreto per il recupero e la riqualificazione degli immobili abbandonati, in modo da evitare che diventino di nuovo covi di degrado e criminalità. La sicurezza urbana si costruisce con azioni concrete, non con promesse».

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