Serbatoio cede al porto di Ravenna, LpRa chiede spiegazioni

Ravenna

RAVENNA Lista per Ravenna vuole vederci chiaro sul cedimento del serbatoio al porto nel terminal Sapir (società a partecipazione pubblica) che ha portato mille tonnellate di melasso nel piazzale dell’azienda. «Un incidente di proporzioni enormi», lo definisce il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi. Il serbatoio ad uso prodotti alimentari ha ceduto mentre una nave stava scaricando, riversando il liquido nel piazzale. Nessun ferito ma «un immenso fiume giallo di melasso di canna è fuoruscito, allagando il terreno e i binari ferroviari circostanti di un migliaio di tonnellate del prodotto. Fortunatamente, essendo il primo mattino di una giornata grigia, la temperatura abbastanza fredda ha fatto sì che la melassa, evitando di diventare più liquida, non invadesse la strada, con gravi disagi per l’intero scalo portuale». Si tratta di una «sciagura mai vista, neppure lontanamente, nel porto di Ravenna, dove al massimo si è rotto raramente qualche tubatura, con danni circoscritti».

Il melasso è un sottoprodotto della lavorazione dello zucchero, dunque non pericoloso, né inquinante di per sé tuttavia, dice il capogruppo, «che il danno interessi niente la cittadinanza è difficile da raccontare». L’azienda è partecipata al 29% dal Comune e dall’11% ciascuno da Provincia e Regione. Quindi «è posseduta per oltre la metà dai cittadini. A loro interessa dunque tanto conoscere se la molto anomala spaccatura di un serbatoio che dovrebbe essere molto ben mantenuto e vigilato, coi sistemi di funzionamento e di controllo più avanzati, sia stata meramente accidentale o invece dovuta a negligenza». Ancisi chiede dunque al sindaco di fare chiarezza sull’accaduto.

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