Scuola, migliaia di domande di supplenza in Emilia-Romagna, segreterie in tilt

Ravenna
  • 11 luglio 2024

BOLOGNA. Migliaia e migliaia di domande di supplenza. Un boom inaspettato, tanto che le scuole, alle prese con le procedure per l’avvio del prossimo anno scolastico, sono ora ingolfate. A denunciarlo è la Flc-Cgil dell’Emilia-Romagna, che parla di “emergenza” per un numero «esorbitante di domande di supplenza presentate alle scuole». In questi giorni, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di supplenza relativa al personale docente e Ata. Le stesse sedi del sindacato, riferisce la Flc-Cgil, «sono state letteralmente affollate da migliaia di candidati docenti e Ata» in difficoltà per l’inserimento nelle graduatorie. «Anche se ancora dati ufficiali non ce ne sono- afferma il sindacato- si può ipotizzare che a livello nazionale saranno oltre due milioni le domande presentate dagli aspiranti supplenti». Solo in Emilia-Romagna la Cgil stima in oltre 12.000 le persone che si sono rivolte alle sedi sindacali per ottenere assistenza e supporto, a cui vanno aggiunti tutti gli altri che si appoggiano ad altre sigle sindacali. Questo «ingente numero di domande presentate- spiega dunque la Cgil- ha un forte impatto nella valutazione delle stesse da parte delle segreterie scolastiche che, nei mesi di luglio e agosto, dovrebbero farsi carico delle complesse procedure per consentire all’1 settembre prossimo l’utilizzo delle nuove graduatorie e il conferimento delle supplenze da parte degli uffici territoriali o delle stesse scuole».

Insomma, le scuole sono in sovraccarico. Questo tema, spiega la Cgil, «richiama una grave carenza dell’amministrazione scolastica: quella di scaricare sulle scuole ogni incombenza, lasciandole sole, senza organico aggiuntivo e con l’unico onere di sopperire alle gravi mancanze ormai croniche dell’amministrazione centrale. Come più volte denunciato, non si può arrivare a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico con le graduatorie non utilizzabili». Secondo il sindacato si tratta di una «vera e propria emergenza, che può essere fronteggiata solo con un incremento strutturale e rafforzato dell’organico del personale ausiliario tecnico-amministrativo e un’adeguata programmazione per tempo delle procedure. Non si fanno le nozze coi fichi secchi. Siamo alle solite», conclude la Flc-Cgil.

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