Russi, prima gara deserta per Casa Canterini. Riaperto l'appalto

RAVENNA - Uno dei progetti chiave dei piani legati al Pnrr di Russi ha visto l’asta andare deserta per una questione di documenti mancanti che hanno costretto il Comune ad escludere l’unica azienda che aveva presentato un’offerta. Poco più di un cavillo farà slittare di qualche settimana l’aggiudicazione dei lavori per la riqualificazione della Casa dei Canterini di Russi. La gara, dal valore di circa 428mila euro, era stata bandita come da programma entro la fine dello scorso anno ma all’apertura delle buste è arrivata la doccia fredda: la società ravennate che aveva presentato l’incartamento di gara ha dimenticato di indicare la quota relativa all’occupazione giovanile e a quella femminile che intende utilizzare. Un cavillo o poco più, ma non sanabile dopo l’apertura delle buste. Risultato: impresa esclusa e gara, di fatto, deserta. A fine gennaio è stato così riaperto il bando di gara: l’obiettivo, già dichiarato in sede di presentazione, è quello di appaltare i lavori entro marzo. Tutto ancora fattibile e non può essere altrimenti perché il Pnrr detta tempistiche precise per la realizzazione dei lavori che saranno finanziati. Il progetto riguarda la riqualificazione dello stabile di via Mascagni e ha ricevuto un finanziamento di 715mila euro, al quale si aggiunge il contributo offerto dalla Pubblica Assistenza di Russi, sponsor finanziatore di tutta la parte progettuale. Lo scopo è quello di realizzare nell’immobile, già sede dei Canterini, un luogo rivolto all’accoglienza di persone disabili che possano acquisire le abilità necessarie per una vita il più possibile indipendente, dando una risposta a giovani con disabilità e alle loro famiglie utilizzando un modello di riferimento teorico e specifico, secondo un approccio bio-psico-sociale. «Il progetto – spiegava il Comune – vuole essere una risposta della città rivolta al proprio territorio e non solo, alla crescente richiesta di giovani con disabilità di essere sostenuti nel delicato percorso della costruzione di un’identità adulta, attraverso lo sviluppo di autonomie personali che migliorino la loro qualità di vita». L’immobile, di 440 metri quadri circa, si sviluppa su due livelli; l’intervento si attuerà su una porzione del fabbricato di superficie di circa 320 metri quadri. Dal punto di vista infrastrutturale l’obiettivo dell’intervento consiste nel miglioramento sismico tramite interventi locali, nella riqualificazione edilizia e nell’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nel fabbricato, con lo scopo di realizzare un’abitazione in cui un gruppo di giovani disabili potrà vivere potendo contare su strumenti, tecnologie di domotica e interazione a distanza, in modo da migliorarne la loro autonomia.