Rigassificatore Ravenna, i paletti di Arpae a Snam sulle emissioni

RAVENNA - Monitoraggi costanti e periodici da inviare ad Arpae e un’attenzione particolare anche durante la fase di cantiere, per la quale si dovrà presentare un apposito piano. Nei giorni scorsi è arrivato da parte dell’Agenzia regionale per l’ambiente il via libera al rigassificatore ma con alcune precise prescrizioni.

Per quanto riguarda le emissioni, in particolare quelle «fuggitive» di metano, Arpae ha chiesto una stima alla Snam e la società che costruirà il rigassificatore ha ipotizzato «una perdita annuale di metano pari a 29 tonnellate». Un valore ricavato però utilizzando un metodo modellistico. L’Agenzia sottolinea come «non esista una bibliografia univoca sui parametri da utilizzare per la stima delle emissioni fuggitive di metano da tale tipo di impianto». Per questo chiede un programma di gestione delle attività attraverso il “Leak Detection And Repair Program” che letteralmente significa “rilevamento delle perdite e programma di riparazione”. Si chiede quindi una gestione «finalizzata all’individuazione precoce ed alla gestione efficace delle perdite in sostituzione alle sole stime calcolate» con i metodo modellistico. Per quanto riguarda l’impianto a terra, Arpae segnala che in prossimità dell’area in cui è realizzato, dalla fine degli anni Ottanta è presente una stazione di monitoraggio che è in grado di rilevare le emissioni di metano ma anche quelle di altro tipo.

La Snam ha presentato varie simulazioni relative alla formazione di schiume, di cui molto si è discusso. Nessuno dei casi studiati ha evidenziato una possibile formazione di schiuma di superficie. In ogni caso Arpae suggerisce «in caso di origine di schiume evidentemente dovute a condizioni diverse da quelle descritte, di individuare nel più breve tempo possibile azioni di mitigazione» da concordare con le autorità competenti.

Oltre al controllo durante la fase dell’esercizio del rigassificatore, che dovrebbe essere attivato alla fine del 2024, Arpae vuole anche un’attenzione particolare alla più immediata fase di cantiere. L’Agenzia propone al commissario di prescrivere «prima dell’inizio dell’attività di cantiere, la presentazione ad Arpae, di uno specifico piano per il contenimento delle emissioni polverulente e rumorose che descriva le attività di cantiere e le misure di contenimento da adottare».

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