Rifiuti. A Ravenna 340 multe ai “furbetti del cassonetto” grazie a 10 fototrappole e 7 agenti accertatori formati da Hera

Con 10 fototrappole, una telecamera (che vengono spostate via via) e sette agenti accertatori, operativi dall’inizio dell’estate e autorizzati all’apertura dei sacchi, a Ravenna dall’inizio dell’anno sono 340 le multe elevate dalla Polizia locale per combattere l’abbandono rifiuti e per promuovere una raccolta differenziata di qualità. Solo i sette agenti accertatori nominati dal sindaco e formati da Hera hanno fatto 39 multe: tre nel forese, sette nei lidi, sei nei quartieri di frangia (Classe, Ponte Nuovo e Borgo Montone) e 23 nel resto di Ravenna città. Le violazioni vengono contestate in flagranza, con sanzioni che vanno da 104 a 400 euro ciascuna, più spese di notifica. Sul totale dei verbali, 10 hanno riguardato attività economiche, mentre 27 sono stati notificati a utenze domestiche, sanzionate principalmente per abbandoni. Le violazioni accertate hanno riguardato diversi articoli del regolamento Atersir e dell’ordinanza Comunale: 22 verbali per abbandono di materiale, 17 per esposizione dei contenitori errata, per esempio in giornate o in orari diversi da quelli specificati da calendario di raccolta.
“I comportamenti scorretti nella gestione dei rifiuti non solo producono impatto sul territorio, ma soprattutto sviliscono gli sforzi che la stragrande maggioranza della comunità ravennate sta mettendo in campo e che hanno portato la raccolta differenziata dal 55% al 75% nel giro di quattro anni”, sottolineano il sindaco Michele De Pascale e l’assessore alla Transizione ecologica Gianandrea Baroncini. Per questo, “oltre ad un lavoro culturale di sensibilizzazione, rafforziamo gli strumenti di controllo e sanzione”. E la collaborazione coi cittadini e i Consigli territoriali “resta fondamentale per poter individuare i luoghi soggetti a fenomeni di abbandono cronico che poi cerchiamo di mettere a maggiore controllo”.