Ravenna, velox in aumento "ma per la sicurezza serve anche altro"

RAVENNA - I primi mesi dell’anno sono stati neri sul fronte della mortalità in strada: secondo i primi dati provvisori forniti dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, da gennaio a ieri i decessi di automobilisti in seguito a incidente nella provincia di Ravenna sono stati 4, ben 3 in più rispetto allo stesso periodo del 2022, quando a metà marzo si era ancora fermi a 1. Per disporre di cifre relative all’incidentalità generale occorrerà attendere le elaborazioni dell’Istat; intanto, stando ai dati forniti a gennaio dalla Polizia locale di Ravenna e relativi al 2022, i sinistri nel Ravennate sono stati 2.301, di cui 27 con esito mortale. E, più ancora della distrazione causata dall’uso alla guida di cellulare o altri strumenti tecnologici e dell’abuso di alcol, «il maggiore indiziato è la velocità – afferma Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio – dovuta anche a una certa mancanza di controlli sulle strade». Una criticità, quest’ultima, che per Sorbi sarebbe dovuta a sua volta «alla scarsità di organico». Insomma, per il presidente dell’Osservatorio servirebbe una maggiore presenza sulle strade per vedere calare effettivamente morti e feriti.
E gli autovelox? «Aspettiamo da tempo che venga emanato dal Governo un decreto che regolamenti in maniera definitiva le postazioni velox – prosegue Sorbi –. A mio parere i più utili restano quelli mobili, perché le nostre statistiche sugli incidenti dicono che, dopo aver superato un velox fisso, spesso l’automobilista torna a spingere sull’acceleratore. Inoltre non hanno bisogno di ricevere il nullaosta da parte della Prefettura. Insomma, non possiamo riempire il territorio di rilevatori della velocità fissi, occorrerebbe dare una maggiore importanza alla mobilità dei controlli: gli enti proprietari delle strade e le Polizie locali saprebbero benissimo quali sono i punti neri in cui collocare le pattuglie». Va da sé che le azioni di contrasto poste in essere necessitano anche di essere accompagnate da attività educative e preventive. E ciò vale anche per un’altra piaga che spesso porta morte sulle strade, la guida in stato di ebbrezza. A questo riguardo l’Osservatorio sta portando avanti da tempo una battaglia che presto sarà anche sottoposta all’attenzione dei parlamentari della Commissione trasporti: «Servirebbe un provvedimento per spingere ogni automobilista a tenere con sé un etilometro monouso, così da potere autotestarsi prima di mettersi alla guida – spiega Sorbi –. In Emilia-Romagna ne abbiamo già distribuiti 9mila. In Francia è diventato legge».