Ravenna, una piantagione di marijuana con 60 piante alte due metri costa l’arresto a zio e nipote

Ravenna
  • 17 ottobre 2025

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ravenna hanno arrestato due stranieri, un 36enne ed un 24enne, rispettivamente zio e nipote, per produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il tutto è iniziato quando i Carabinieri di Mezzano, durante i normali servizi di controllo del territorio, hanno raccolto diverse informazioni circa l’attività di produzione e spaccio che i due effettuavano in zona. A questo punto, dopo alcuni riscontri info-investigativi, i militari della Compagnia di Ravenna hanno deciso di perquisire le case dei due. In quella del 24enne è stato rinvenuto un sacchetto con 10 grammi di cocaina, diverse dosi dello stesso stupefacente già pronte per lo spaccio oltre a migliaia di euro in contanti. A casa dello zio 36enne, invece, in un primo momento venivano trovati solo pochi grammi di cocaina e di marijuana, ed anche in questo caso migliaia di euro contanti. L’atteggiamento nervoso dell’uomo ha indotto però i Carabinieri ha proseguire la perquisizione in un vicino casolare di campagna, sempre a lui in uso, scoprendo in una stanza diversi sacchetti in plastica sottovuoto che contenevano circa un chilo e mezzo di marijuana ciascuno, oltre a svariato materiale per il confezionamento dello stupefacente ed in un boschetto adiacente una piantagione di circa 60 piante di marijuana alte circa due metri e piene di infiorescenze. Durante l’operazione, oltre allo stupefacente già descritto, sono stati sequestrati complessivamente quasi undicimila euro, ritenuti essere il provento dell’attività di spaccio, diverse bilance digitali di precisione e macchine per il sottovuoto. Per i due uomini, già conosciuti alla Forze dell’Ordine per i loro trascorsi giudiziari, è scattato quindi l’arresto e, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, sono stati posti agli arresti domiciliari fino a questa mattina quando sono comparsi davanti al Giudice di Ravenna il quale, dopo aver convalidato l’arresto ha disposto nei loro confronti l’obbligo di dimora.

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